Appello di De Bianchi alla Regione: «La Stefanel deve restare qui»

Sabato 12 Gennaio 2019
Appello di De Bianchi alla Regione: «La Stefanel deve restare qui»
PONTE DI PIAVE
«La situazione è molto complicata, sarebbe già importante riuscire a limitare i danni. Ed è fondamentale che l'azienda resti nel nostro territorio: la Regione su questo deve insistere». Luciano De Bianchi, vicesindaco e assessore per due mandati a Ponte di Piave tra il 2004 e il 2014 con la Giunta Zanchetta, è un po' la memoria storica del paese.
IL LEGAME
Da sempre è vicino alle problematiche dei lavoratori. E anche nel periodo in cui era in Municipio la questione dell'azienda Stefanel era ben presente. «La Stefanel si è molto identificata con questo territorio, fa parte di questo tessuto sociale. È nata qui e qui si è sviluppata divenendo un marchio famoso nel mondo. Stiamo assistendo a una lenta e lunga agonia. Dalle poche notizie che emergono, mi par di capire che sia importante cercare di limitare il più possibile i danni perché siamo dentro un tunnel dal quale appare difficile uscire».
LA SOLIDARIETÀ
E prosegue: «Sono vicino ai lavoratori, molti dei quali vivono a Ponte di Piave. Ci sono stati molti nuclei familiari che hanno lavorato alla Stefanel. Chiaro che il mercato ha le sue regole, ma è altrettanto vero che qui lavorano una novantina di dipendenti, i quali hanno dei diritti. La Regione spero cerchi in tutti i modi di tenere ancorata qui l'azienda. Per Ponte di Piave l'uscita di scena della Stefanel sarebbe un danno enorme. Vista la forte simbiosi tra il paese e la Stefanel e i lavoratori, è chiaro che questi ultimi si aspettano per lo meno delle garanzie. Spero solo che si ascolti il grido d'allarme dei sindacati e che la società faccia tutti gli sforzi possibili per evitare la perdita di posti di lavoro». De Bianchi ha lavorato per una decina d'anni a stretto contatto con l'allora sindaco Roberto Zanchetta. Il quale ha spiegato come non si tratti di un problema recente.
SEGNALI PREOCCUPANTI
«Subito dopo la mia riconferma del 2009 - spiega Zanchetta - c'erano continue voci di problemi aziendali. All'epoca mi recai in azienda a nome della Giunta. Risposero rassicurandomi ma poi arrivarono i primi licenziamenti». Per anni, come ricorda l'ex sindaco, molti dipendenti o ex dipendenti durante il ricevimento del sindaco si erano presentati in comune per chiedere aiuti o sussidi, anche solo per pagare le bollette. Nel frattempo mercoledì, a nemmeno 24 ore dal vertice che si è tenuto in regione tra parti sociali, azienda e l'assessore di reparto Elena Donazzan, un alto dirigente della Stefanel ha rassegnato le dimissioni. Mentre nel pomeriggio alcuni dipendenti, dopo l'assemblea del martedì pomeriggio, hanno segnalato tutto il proprio disagio: «Lavoriamo al massimo tutto il giorno, ma sulla testa abbiamo una spada di Damocle. Non sappiamo che fine faremo».
Giovedì intanto è arrivato il via libera dal Tribunale di Treviso che ha accolto la richiesta di concordato in bianco presentata dalla società. La proprietà ha tempo 120 giorni, cioè entro il mese di aprile per presentare una proposta di rilancio che poi dovrà essere approvata.
Gianandrea Rorato
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