All'inizio è stato il trait d'union tra il Movimento 5 Stelle e la galassia

Sabato 1 Ottobre 2016
All'inizio è stato il trait d'union tra il Movimento 5 Stelle e la galassia delle piccole e medie imprese della Marca e del Veneto. Il primo incontro ufficiale tra Massimo Colomban e Beppe Grillo, accompagnato da Gianroberto Casaleggio, è andato in scena il 10 febbraio 2013 al Bhr Hotel di Quinto. Poco prima delle elezioni politiche che videro la "non vittoria" del Pd di Pierluigi Bersani e il boom dei grillini giunti da soli al 25,5 per cento. Colomban, fondatore di Permasteelisa, patron di Castelbrando, oltre che capo di Confapri, rete di imprese arrivata a proporre un manifesto per uscire dalla crisi, ha fatto il padrone di casa introducendo Grillo e Casaleggio a imprenditori e rappresentanti delle associazioni di categoria. Un solo argomento all'ordine del giorno: le misure per rilanciare l'economia. Da lì è nato un rapporto stretto con i vertici del movimento che ha via via iniziato ad assumere anche contorni politici. Dopotutto Colomban non era certo nuovo alla politica. Tre anni prima, nel 2010, si era candidato alle regionali nella lista di "Alleanza di Centro" a sostegno di Luca Zaia. E tra i suoi mille incarichi è stato pure presidente del Vega di Mestre, nominato da una giunta di centrosinistra.
Dopo i primi contatti, Colomban ha incontrato Grillo e Casaleggio più volte, diventando l'imprenditore di riferimento del Movimento. Nel luglio del 2013 li ha invitati nel suo quartier generale di Castelbrando. Doveva essere il giorno della santa alleanza contro il governo delle grandi intese, invece è stato un mezzo flop. Casaleggio non si fece vedere. Un rifiuto che diventò un caso nazionale: «Una grande delusione», disse Colomban. Solo pochi mesi dopo, in un incontro con David Borrelli e Vito Crimi, l'imprenditore trevigiano lanciò un accorato appello ai grillini: «Serve un serio ripensamento, vi invito a cercare degli alleati per formare una maggioranza, scegliendo tra i meno mafiosi degli altri partiti». Gli stava un po' stretto il Movimento duro e puro che non stringe alleanze con nessuno. E nell'aprile del 2014 girò con decisione lo sguardo verso i venetisti, mettendo a disposizione i locali di Castelbrando come «sede istituzionale per l'assemblea nazionale veneta». Questo, però, non incrinò i rapporti con i grillini. Fino al 12 aprile scorso. Il giorno più triste: quello della scomparsa di Gianroberto Casaleggio. «Un uomo coraggioso - fu il saluto di Colomban - ha lottato come un leone contro il magma impercettibile e parassitario contiguo ai poteri della grande finanza internazionale».

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci