Agrifung, stipendi più alti a chi non subisce infortuni

Mercoledì 14 Marzo 2018
LE REAZIONI
TREVISO La maggiore attenzione alla sicurezza va premiata. È il concetto alla base dell'accordo aziendale stipulato di recente alla Agrifung, società agricola di Trevignano, leader in Italia e tra le prime in Europa nella produzione di substrato per la coltivazione dei funghi. Nella contrattazione integrativa, infatti, sono state inserite misure per favorire procedure e comportamenti che riducano il rischio di infortuni sul lavoro, anche grazie ad appositi incentivi economici legati al raggiungimento di determinati risultati. L'accordo, valido dal primo settembre scorso al 31 dicembre prossimo e firmato da Confagricoltura Treviso, per la parte del datore di lavoro, e dalla Rsa aziendale e dalla Flai Cgil, per la parte sindacale, prevede infatti premi per ogni operaio, sia a tempo indeterminato che determinato.
I PREMI
Per quanto riguarda la sicurezza, viene assegnato un riconoscimento individuale semestrale di 500 euro per l'obiettivo zero infortuni aziendali, di 350 euro per infortuni compresi tra uno e dieci giorni e di 150 euro per quelli tra 11 e 20 giorni. Altri bonus riguardano la riduzione delle assenze e chi proponga idee per la prevenzione e il miglioramento di salute e sicurezza, nonché altre innovazioni di vari aspetti produttivi. Negli ultimi quattro mesi del 2017 è stato raggiunto in pieno l'obiettivo di nessun infortunio tra gli addetti. «Da tempo lavoriamo per aumentare il fattore sicurezza - spiega Luca Francescutti, titolare di Agrifung, una sede anche a Paese, 45 dipendenti e un fatturato annuo di 12 milioni di euro -, basti dire che la nostra è stata la prima azienda del settore ad aver conseguito la certificazione Uni-Inail del sistema di gestione della sicurezza e salute Sgs Lavorosicuro per entrambi gli stabilimenti produttivi. Abbiamo investito molto nell'adeguamento dei macchinari e abbiamo avviato anche un percorso con una psicologa per sensibilizzare i lavoratori sull'importanza di porre attenzione alla sicurezza».
GLI OBIETTIVI
L'incentivo economico, peraltro, ricorda Sara Pasqualin, segretaria provinciale della Flai Cgil, non può essere disgiunto dal «dare vigore ai percorsi formativi e sostanziare così l'aspetto culturale stesso del concetto di sicurezza nei luoghi di lavoro». Una questione divenuta ancora più urgente dopo l'ennesimo infortunio letale avvenuto a San Biagio di Callalta: «La situazione è ormai insostenibile ribadisce Pasqualin, che fa parte anche della segreteria confederale della Cgil Treviso non è più possibile parlare di disgrazie: otto morti dall'inizio dell'anno evidenziano un problema di fondo che deve essere affrontato al più presto». La seconda morte bianca non può che accrescere la preoccupazione dei sindacati, che non più tardi di una settimana fa avevano indetto uno sciopero sul tema: «Rinnoviamo la necessità di sederci tutti attorno ad un tavolo conferma Cinzia Bonan, segretaria generale della Cisl Belluno Treviso - per individuare misure straordinarie ed eccezionali per fronteggiare questo fenomeno».
Mattia Zanardo
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