LA POLEMICA
TREVISO «La Prefettura ha ringraziato praticamente tutte le forze di polizia che hanno contribuito alla riuscita dell'adunata degli Alpini. Ma si è dimenticata proprio della Polizia Locale». Il vicecomandante Giovanni Favaretto non le manda certo a dire. Non ha proprio digerito il fatto che in occasione degli encomi di fine anno il prefetto Laura Lega non abbia espressamente citato anche la Polizia Locale di Treviso tra le forze che hanno lavorato affinché nella tre giorni di maggio tutto andasse per il meglio. E ha scelto la presentazione del rapporto annuale dell'attività del comando di via Castello D'Amore per togliersi il macigno dalla scarpa: «La nostra attività è forse data per scontata», ha provato a ridimensionare i toni il comandante Maurizio Tondato. Ma Favaretto ha tirato dritto: «I meriti per i giorni dell'adunata vanno anche a noi, non solo alle altre forze di polizia ha messo in chiaro visibilmente seccato se la Polizia Locale non serve, allora vorrà dire che nelle prossime occasioni simili ci dedicheremo ad altro».
3.500 ORE
Gli uomini della Polizia Locale di Treviso vanno particolarmente orgogliosi del lavoro fatto durante l'adunata degli Alpini. La tre giorni di maggio è stata un tour de force. Ma tutto è andato per il meglio: «Tutto il personale ha partecipato alla gestione di questo grande evento sottolinea Tondato anche dal punto di vista della sicurezza, l'organizzazione è stata giudicata come la migliore in assoluto». Complessivamente gli agenti hanno lavorato accanto alle penne nere per 3.500 ore: «Oltre a tutto il personale di Treviso, sono stati impegnati anche operatori di Verona, Vicenza, Padova, Trento, Montebelluna, Conegliano, Asolo, Unione del Brenta e Arzergrande elencano dal comando durante l'adunata sono stati controllati 250 operatori commerciali e sequestrati cinque trabiccoli. Controlli che hanno permesso agli organizzatori di dichiarare l'edizione del 2017 come quella più sicura e ordinata».
M. F.
© RIPRODUZIONE RISERVATA TREVISO «La Prefettura ha ringraziato praticamente tutte le forze di polizia che hanno contribuito alla riuscita dell'adunata degli Alpini. Ma si è dimenticata proprio della Polizia Locale». Il vicecomandante Giovanni Favaretto non le manda certo a dire. Non ha proprio digerito il fatto che in occasione degli encomi di fine anno il prefetto Laura Lega non abbia espressamente citato anche la Polizia Locale di Treviso tra le forze che hanno lavorato affinché nella tre giorni di maggio tutto andasse per il meglio. E ha scelto la presentazione del rapporto annuale dell'attività del comando di via Castello D'Amore per togliersi il macigno dalla scarpa: «La nostra attività è forse data per scontata», ha provato a ridimensionare i toni il comandante Maurizio Tondato. Ma Favaretto ha tirato dritto: «I meriti per i giorni dell'adunata vanno anche a noi, non solo alle altre forze di polizia ha messo in chiaro visibilmente seccato se la Polizia Locale non serve, allora vorrà dire che nelle prossime occasioni simili ci dedicheremo ad altro».
3.500 ORE
Gli uomini della Polizia Locale di Treviso vanno particolarmente orgogliosi del lavoro fatto durante l'adunata degli Alpini. La tre giorni di maggio è stata un tour de force. Ma tutto è andato per il meglio: «Tutto il personale ha partecipato alla gestione di questo grande evento sottolinea Tondato anche dal punto di vista della sicurezza, l'organizzazione è stata giudicata come la migliore in assoluto». Complessivamente gli agenti hanno lavorato accanto alle penne nere per 3.500 ore: «Oltre a tutto il personale di Treviso, sono stati impegnati anche operatori di Verona, Vicenza, Padova, Trento, Montebelluna, Conegliano, Asolo, Unione del Brenta e Arzergrande elencano dal comando durante l'adunata sono stati controllati 250 operatori commerciali e sequestrati cinque trabiccoli. Controlli che hanno permesso agli organizzatori di dichiarare l'edizione del 2017 come quella più sicura e ordinata».
M. F.
