A scuola vaccinati: ultimo appello per i disobbedienti

Giovedì 19 Luglio 2018
A scuola vaccinati: ultimo appello per i disobbedienti
LA PREVENZIONE
TREVISO A maggio l'Usl della Marca aveva lanciato assieme all'ufficio scolastico provinciale un ultimo appello per le 250 famiglie con bambini con meno di sei anni, quindi in età da nidi e materne, che non erano ancora stati vaccinati. Sostanzialmente era stato fissato loro un appuntamento d'ufficio. La risposta, però, è stata davvero molto bassa. E ora l'azienda sanitaria è pronta a procedere con quello che si potrebbe definire un ultimissimo appello. La prossima settimana ci sarà un nuovo incontro tra i medici del dipartimento di Prevenzione e Barbara Sardella, dirigente dell'ex provveditorato di Treviso. L'obiettivo è fissare un nuovo appuntamento d'ufficio per gli inadempienti.
«Ricontatteremo quelli che proprio non si sono fatti vivi conferma Mauro Ramigni, responsabile del servizio igiene e sanità pubblica dell'ex Usl di Treviso il nostro compito è quello di cercare di vaccinare quante più persone possibile».
LA COPERTURA
Fino ad oggi è stato fatto un grandissimo lavoro. A livello generale, nella Marca le coperture vaccinali sono mediamente risalite sopra il 95 per cento, pur con qualche macchia locale. Cioè oltre la soglia che viene presa come riferimento per garantire la sicurezza anche dei non vaccinati. Adesso si va avanti. Ma la convinzione non è più quella dell'inizio. Alla fine, a settembre potranno entrare a scuola tutti: sia i bambini vaccinati che quelli non vaccinati. In linea teorica la legge sull'obbligo vaccinale lo impediva. Oggi, però, pare tutto annacquato. I genitori potranno infatti limitarsi a presentare agli istituti anche solo una semplice mail in cui chiedono all'Usl della Marca un appuntamento per vaccinare i loro figli. E se verrà sventolata solamente per prendere tempo, senza poi presentarsi realmente negli ambulatori? «Al momento basterebbe richiedere un nuovo appuntamento. Le cose potrebbero andare avanti così allarga le braccia Ramigni si è in attesa di regole precise e, soprattutto, definitive».
L'ALTERNATIVA
L'altra strada è quella che prevede che le famiglie presentino un'autocertificazione relativa alla situazione vaccinale dei loro figli. Difficile, però, che i no-vax che vogliono che i loro figli continuino a frequentare nidi e materne imbocchino questa strada. Con l'anagrafe vaccinale, infatti, l'azienda sanitaria potrebbe controllare praticamente in tempo reale la correttezza delle autocertificazioni. Alla luce di tutto questo, resta sospeso anche il discorso delle multe da 100 a 500 euro. Nei mesi scorsi l'Usl pensava di poter iniziare a comminarle agli inadempienti proprio questa estate. Allargando l'orizzonte agli under 16, ci sono circa 7mila ragazzi trevigiani non ancora totalmente coperti, su un totale di 138mila. Vorrebbe dire che devono essere emesse 7mila sanzioni. Ma ogni caso fa storia a parte. «E come possiamo pensare alle multe conclude Ramigni se non sappiamo ancora con certezza quanti intendono farsi realmente vaccinare e quanti no?». Per il momento si naviga a vista.
M.F.
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