Francesca è al Lido il recupero sarà lungo

Martedì 4 Aprile 2017
Francesca è al Lido il recupero sarà lungo
Francesca non si fa mettere al tappeto. Nel match più importante della sua carriera è finita alle corde, ma non si è lasciata andare e ora è pronta a ribaltare il risultato. Francesca Moro, la pugile 26enne mestrina ricoverata all'ospedale di Pescara il 18 marzo per un malore al termine di un combattimento a Chieti, è tornata in laguna. Nei giorni scorsi era uscita dal coma, adesso i medici hanno sciolto la prognosi e ieri mattina l'hanno trasferita al San Camillo del Lido. Francesca è salita in ambulanza alle 5 e nel primo pomeriggio era già agli Alberoni. I medici le hanno dato 80 giorni di prognosi e un lungo periodo di riabilitazione. Il bollettino ora è estremamente positivo, dopo le criticità dei giorni scorsi. «Francesca parla, mangia da sola, è autonoma - racconta l'ex presidente della sua società pugilistica, la Union Boxe Mestre, Luciano Favaro - certo ora è molto debole ma sta recuperando gradualmente tutte le sue funzioni». Anche la memoria, piano piano, sta rimettendo tutti i tasselli al loro posto.
Nessuna parola su quel giorno, nessuna parola sull'incontro o sul malore: per ora Francesca non deve avere nessun tipo di preoccupazione al di fuori del suo stato di salute. «Questo non è il momento, non vogliamo rischiare di sottoporla a un inutile stress - continua Favaro - sta facendo progressi enormi, il resto lo affronterà più avanti». Francesca adesso entrerà in una fase delicata: dovrà affrontare una riabilitazione complessa e lunga, non dovrà avere fretta. Il pronostico dei medici, però, è decisamente ottimista. «Ci hanno detto che Francesca potrà tornare al 100 per cento - continua - addirittura, se le sessioni dell'università lo consentiranno, potrà laurearsi entro l'anno». Speranza che sembrava una chimera dieci giorni fa, quando la ragazza era alimentata da una macchina per la ventilazione meccanica, in coma per diversi giorni a causa di un ematoma cerebrale. Prima il ricovero in Rianimazione, poi in Neurochirurgia.
«I medici sono stupiti dalla reazione di Francesca - aggiunge Favaro - ha dimostrato una forza impressionante. L'età e la preparazione fisica, probabilmente, l'hanno aiutata molto. Io credo che abbia influito anche il carattere: Francesca è una combattente vera». Una volta a casa, troverà una folla di amici ad attenderla. «Non vediamo l'ora di riabbracciarla e trasmetterle tutto il nostro affetto e la nostra amicizia», conclude l'ex presidente, che Francesca l'ha vista crescere come donna e come atleta, a colpi di jab sul ring.
Adesso si attende anche di capire come proseguirà l'inchiesta del pm chietino Lucia Campo, che ha acquisito i video dell'incontro e le cartelle cliniche della 26enne mestrina. Se, soprattutto, viste le dimissioni e lo scioglimento della prognosi, deciderà di cambiare il capo d'imputazione per lesioni aggravate.
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