Zanellato: «Il Consvipo può essere riorganizzato»

Lunedì 16 Ottobre 2017
Zanellato: «Il Consvipo può essere riorganizzato»
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ROVIGO Il Consorzio di sviluppo per il Polesine ha chiuso il bilancio 2016 con una perdita di esercizio di 58.902 euro. Il consuntivo è stato approvato nell'ultima assemblea dei soci, nella quale non è stato invece approvato, a ottobre inoltrato, il preventivo del 2017. A rendere più farraginoso il tutto, come ormai avviene da anni e anni, le polemiche politiche sul futuro dell'ente, fra chi vorrebbe uscire e chiudere tutto, chi vorrebbe solo un cambio alla presidenza e chi vorrebbe rilanciarlo allargando competenze e area di riferimento.
SCONTRI STORICI
Non certo una novità, visto che fin dal 1963, quando fu istituito, dopo che a guidare la Provincia, fino ad allora amministrata dalla Sinistra, arrivò la coalizione fra Dc, Psi e Psdi, è sempre stato un luogo di aspro confronto a livello politico. Le quote dell'ente, che ha un ruolo di coordinamento in alcuni bandi specifici, oltre a fare progettazione, sono possedute dalla Provincia per il 42%, da 48 dei 50 Comuni polesani, con percentuali variabili e Rovigo con l'11% a fare la parte del leone, e con un 3% della Camera di Commercio.
I COMPITI
Sul fatto che le sue modalità operative siano da rivedere, il primo a essere d'accordo è proprio il presidente Angelo Zanellato, la cui testa è stata chiesta, oltre che dal consigliere provinciale Michele Aretusini, anche dall'assessore rodigino Stefano Falconi- «Serve una trasformazione - spiega Zanellato - ma non c'è una linea condivisa. Abbiamo formulato una proposta ai sindaci che permetta un rilancio con un recupero di nuove azioni e risorse, ma servono tempo, competenze e una riorganizzazione. Gli ambiti di intervento, dal sociale alla programmazione territoriale, potrebbero essere allargati a territori come quelli che comporranno i prossimi collegi elettorali o che formano l'area di riferimento della nuova società dell'acqua. Al di là delle chiacchiere, sono i conti che danno forza al Consvipo: per fare un esempio, il Comune di Rovigo, a fronte di un investimento di 100mila euro fra quote associativa e contributiva, vede tornare indietro circa il triplo. La differenza, rispetto a chi fa progettazione privata, è che quando i risultati li ottiene un ente pubblico come il Consvipo, tutto è dato per scontato e quasi ci se ne dimentica».
I CONTI
Per quanto riguarda il bilancio in rosso, colmato grazie agli accantonamenti degli anni precedenti, Zanellato individua due cause: «Una sentenza del Tribunale che ci ha obbligato a ricomprare allo stesso prezzo un terreno venduto nel 2007, e un accantonamento prudenziale per la voce del trattamento retributivo dei dipendenti alla luce delle ultime variazioni normative». Il terreno è quello acquistato da Alchemia per 170mila euro, mentre per il personale l'accantonemanto è di circa 80mila euro.
Sugli attacchi ricevuti, taglia corto: «Il punto è accontentare gli amici e le mire personali di qualcuno. Sono sempre pronto a confrontarmi con tutti, ma bisogna giocare a carte scoperte e sapere di cosa si parla. Poi, ognuno fa la propria partita».
Francesco Campi

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