Virus del Nilo, due nuovi contagi

Venerdì 20 Luglio 2018
Virus del Nilo, due nuovi contagi
ALLARME WEST NILE
ROVIGO Altre due persone contagiate dal virus West Nile, una residente a Canaro e una a Occhiobello. In un caso si tratta della forma lieve, con una semplice febbre, tanto che sarebbero già state valutate le procedure di dismissione. Nell'altro, invece, sarebbe stata sviluppata una encefalopatia, quindi la forma neuroinvasiva, che necessita di maggiori attenzioni.
DISCRETE CONDIZIONI
Dall'Ulss 5 fanno sapere che i due pazienti, uno dei quali ricoverato da qualche giorno nel reparto di Malattie infettive dell'ospedale di Rovigo, «sono in discrete condizioni di salute e ben reagiscono alle cure». Il sospetto che entrambi avessero contratto il West Nile, ipotizzato dai medici dell'ospedale rodigino che ormai hanno un'ampia casistica, è stato confermato ieri dal responso arrivato dal laboratorio di microbiologia di Padova, che ha comunicato all'Ulss 5 la positività del test per West Nile eseguito sulle urine dei due pazienti.
PREVENZIONE
Il sindaco di Canaro Nicola Garbellini, nella tarda serata di ieri, sottolineava di non aver «ancora ricevuto comunicazioni ufficiali. Voglio solo rassicurare i cittadini che i migliori strumenti pubblici per la prevenzione si stanno già utilizzando: a Canaro il servizio di disinfestazione, che tra l'altro è stato fatto anche poche ore fa, è addirittura quello del protocollo stilato dall'Ulss. È importante però che anche i privati facciano la loro parte seguendo le precauzioni diramate dall'azienda sanitaria polesana».
PRECAUZIONI
«Benché le attività di disinfestazione attuate dai Comuni nelle aree pubbliche siano importantissime sottolinea infatti ancora una volta nell'occasione l'Ulss 5 -, l'azienda consiglia ai cittadini di contrastare la proliferazione delle zanzare adottando questi accorgimenti: acquistare prodotti larvicidi da mettere nei tombini del giardino, alloggiare in locali con zanzariere, meglio se impregnate con insetticida e piccoli baldacchini leggeri di tulle, organza per proteggere i letti; usare indumenti a manica lunga nelle ore dell'imbrunire; non usare profumi che attraggono le zanzare, usare repellenti cutanei, ripetendo l'applicazione ogni 2-3 ore; spruzzare insetticidi a base di piretro nelle stanze di soggiorno o usare diffusori di insetticida a corrente elettrica».
LA TRASMISSIONE DEL VIRUS
A trasmettere il virus, infatti, sono le zanzare. Anche il sindaco di Occhiobello Daniele Chiarioni, spiega di non aver ricevuto comunicazioni ufficiali, ma informalmente l'Ufficio ambiente del Comune era già stato avvertito di un paziente ricoverato da qualche giorno, del quale si sospettava il contagio da West Nile. Un nucleo familiare di due persone fra i 60 e i 70 anni, in buona salute, sottolinea, che vivono in una zona urbana. «Qui a Occhiobello rimarca il primo cittadino - sono anni che facciamo piani di disinfestazione particolarmente accurate, visti anche i casi nel passato, con trattamenti larvicidi ripetuti in tutte le caditoie, ma anche consegnando alle famiglie delle gocce da mettere nelle zone di ristagno dell'acqua. Vedremo se dovremo fare nuove azioni mirate, seguiremo scrupolosamente le disposizioni dell'Ulss».
Occhiobello, fra l'altro, ha aderito a un progetto sperimentale a base europea in collaborazione con l'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, chiamato Vector control analysis project, per valutare l'efficacia delle tecniche di controllo del vettore del virus, cioè la zanzara comune. Occhiobello è stato scelto perché è uno dei pochi Comuni italiani che applica il controllo delle zanzare basato sulla raccolta di dati privilegiando la prevenzione come sistema di lotta.
Francesco Campi
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