Viaggio a ritroso lungo la strada degli avi emigrati

Giovedì 17 Agosto 2017
Missione compiuta. I cicloamatori piemontesi partiti da Caselle Torinese il 12 agosto alla riscoperta della terra dei loro avi, sono arrivati ieri a Ca' Emo accolti da un gruppo di residenti tra lo sventolio di bandierine tricolori. A fare gli onori di casa il delegato del sindaco Daniele Ceccarello e il parroco don Virgilio Poletto. L'impresa sui pedali, cinque tappe da 80 chilometri per coprire una distanza di circa 400 chilometri, ha visto protagonisti, secondo un programma prestabilito nei minimi dettagli, Silvano Zanirato, Massimiliano Zanirato, Giorgio Battistella, Emanuela Bianchini, Luca Battistella, Rocco Locastro, Gregorio Mingrone, Maurizio Siviero e Fabio Siviero, figli e i nipoti di Vito ed Ennio Mosca, di Giuseppe Girotto e di Attilio Zanirato, adriesi che emigrarono nel Torinese perché costretti a lasciare Ca' Emo in cerca di lavoro e di un futuro dopo l'alluvione del Polesine del 1951.
Ad accompagnare i ciclisti lungo il tragitto, a bordo del mezzo di scorta, una vera e propria equipe, con tanto di addetti social al seguito.
Dopo i saluti e gli abbracci di rito con i parenti rimasti a Ca' Emo, i protagonisti di questo viaggio dal sapore amarcord, legati anche da vincoli di sangue con coloro che acquistarono nel 1954 la statua della Madonnina di ramalto, ora esposta nel boschetto di Ca'Emo, si sono fermati per il pranzo comunitario al centro parrocchiale don Giuseppe Tinello e per la recita del Rosario al capitello mariano. Salutati amici e parenti, i nove hanno quindi ripreso il suo loro viaggio per ultimare l'ultima tappa che li ha condotti a Chioggia.
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