Vendono le fedi, il don le ricompra

Lunedì 20 Febbraio 2017
Vendono le fedi, il don le ricompra
Un uomo di fede ha riportato loro le fedi. Una storia di sofferenza e speranza, ma soprattutto di povertà. Che è sempre più diffusa: l'Istat stima che, nel 2015, gli italiani in condizione di povertà assoluta erano 4 milioni e 598mila. Diego, 48 anni, lavorava alle Poste, ma quattro anni fa è rimasto disoccupato. Da allora tutto è diventato difficile. Anche comprare penne e quaderni alla figlia di 8 anni. La moglie ha un'occupazione saltuaria come collaboratrice domestica. Ma non basta per andare avanti. Il Comune dà un aiuto per le bollette, per mangiare c'è la Caritas. Per le spese quotidiane ci sono pochi soldi e per quelle impreviste, come dei banali farmaci da banco per l'influenza, tutto diventa difficile. Presi dalla disperazione, marito e moglie sono così arrivati al punto di vendere le proprie fedi d'oro. Non per un lusso, ma per fare la spesa. Diego ha trovato la forza di raccontare la sua difficoltà e subito si è messo in moto qualcosa.
E don Gianni Vettorello, parroco di San Bortolo e in precedenza rettore della Rotonda, ha raccolto e incanalato una vera e propria corsa di solidarietà: «Grazie a tutti coloro che mi stanno aiutando ad aiutare ha scritto su Facebook - Non si tratta solamente di restituire le fedi nuziali a una coppia che ha dovuto privarsene per sopravvivere, ma di restituire dignità e autostima a una famiglia che rischiava di perderla».
Insieme alla coppia don Gianni è andato al Compro oro dove erano stati vendute le fedi, ma ormai i due anelli erano stati fusi. Don Gianni non si è arreso e, sabato mattina, ecco la foto di due mani con le fedi al dito: Gli anelli sono tornati!, è il post di gioia e speranza. «Eccole qua le fedi che avevo promesso di far ritornare fra le dita di quella coppia di amici che hanno dovuto vendere le loro per far fronte a spese di vitale importanza. In queste fedi è racchiusa la generosità di chi ha voluto donare oggetti in oro per realizzarle, chi ha voluto contribuire, chi le ha realizzate e chi si è impegnato per garantire e far fronte ad eventuali spese aggiuntive. A tutti il mio più sentito ringraziamento al quale si aggiunge quello della coppia».
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