Vaccini: solo tre i no vax registrati Compostella: «Situazione tranquilla»

Martedì 31 Ottobre 2017
Vaccini: solo tre i no vax registrati Compostella: «Situazione tranquilla»
PREVENZIONE
ROVIGO Oggi ultima campanella per presentare i documenti relativi alle vaccinazioni obbligatorie per chi frequenta scuole elementari, medie e biennio del liceo, ovvero gli studenti fra i 6 ed i 16 anni.
OBBLIGO DI LEGGE
«Qui in Polesine la situazione è decisamente tranquilla spiega il direttore generale dell'Ulss 5 Antonio Compostella Da quando è scattato l'obbligo vaccinale ed è partita tutta la trafila, i casi di persone che hanno manifestato la loro opposizione motivando la volontà di non adeguarsi si contano sulle dita di una mano. Quelli che sono arrivati direttamente alla mia attenzione, in particolare, sono tre famiglie, con prese di posizione motivate per scritto, in un caso con una corposa documentazione. Ma siamo ben distanti da quanto si è verificato altrove, non ci sono stati particolari clamori e nemmeno contrapposizioni frontali ma voglia di chiarire e spiegare. Anche dal punto di vista dell'organizzazione generale non ci sono stati particolari intoppi, con gli incontri e le vaccinazioni che si sono succedute regolarmente con un notevole sforzo da parte del nostro personale. E credo che il clima generale di serenità dipenda molto anche dall'atteggiamento di disponibilità che è stato mostrato nei confronti di tutte le famiglie».
BILANCIO
Vero è che il termine scadeva oggi e che solo nei prossimi giorni saranno tirate le somme. D'altro canto va considerato che in Polesine la situazione dal punto di vista delle coperture vaccinali era decisamente rosea, fra le migliori a livello regionale. La vaccinazione che suscita più dubbi in alcuni genitori è quella del morbillo, ma su questo fronte la provincia di Rovigo è proprio quella con il maggior numero di bambini vaccinati: fra quelli nati nel 2014, con il vaccino eseguito nel corso del 2016, il 92,2%. Solo la provincia di Venezia si avvicina con il 91%, mentre le altre province sono tutte sotto il 90. La media regionale è dell'89,2%, ovvero sotto la soglia di attenzione. In alcuni casi, come a Bassano, si scende addirittura sotto il limite di allarme, fissato all'85%. Per quanto riguarda gli altri vaccini, solo la varicella nel territorio dell'ex Ulss 18 è sotto il 90%, 89,1, mentre è al 92% nel territorio dell'ex Ulss 19. Comunque sopra la media regionale dell'86,8%. E per le sei vaccinazioni dell'esavalente è sopra la soglia del 95% che è il target nazionale. Sempre in tema di numeri, la quota di minori da 0 a 16 anni che al momento dell'introduzione dell'obbligo non risultava in regola con le vaccinazioni divenute obbligatorie per legge, dieci in tutto, con i richiami del caso, per poliomelite, difterite, tetano, epatite B, pertosse, Hemofilus B, morbillo, parotite, rosolia e varicella, era di circa 1.500, con quella che riguarda i più piccoli, ovvero la fascia al di sotto dell'obbligo scolastico che frequenta nidi e materne, che faceva registrare un numero di totalmente inadempienti, ovvero i veri e propri no vax, che secondo una prima stima si attestava attorno al centinaio. Il momento della verità, tuttavia, sarà il 10 marzo. Oggi, infatti, si chiude solamente la finestra di presentazione delle documentazioni: una copia del libretto vaccinale, il libretto giallo e un'autocertificazione che, nel caso di vaccini mancanti, dovrà essere corredata anche dalla copia della prenotazione dell'appuntamento con l'Ulss.
LE SANZIONI
Per i renitenti prenotare una visita e rimandare il tutto è una tattica dilatoria che risulta essere molto utilizzata. «Dopo il 10 marzo sottolinea Compostella le scuole saranno però chiamate a prendere provvedimenti nei confronti di chi non dovesse risultare in regola». I trasgressori rischiano una sanzione fino a 500 euro.
F.Cam.

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