Un semaforo per abbattere smog e Pm10

Martedì 24 Ottobre 2017
Un semaforo per abbattere smog e Pm10
AMBIENTE
ROVIGO E' attiva l'ordinanza antinquinamento ambientale. Da oggi il Comune di Rovigo dichiara guerra aperta ai gas di scarico delle auto, ai fumi delle caldaie e dei falò. I valori dei Pm10 nel capoluogo hanno superato la soglia d'allerta e l'assessore all'Ambiente Ezio Conchi corre ai ripari. Il punto centrale riguarda i termostati: per residenze e assimilabili, come uffici o luoghi per attività ricreative, di culto e attività commerciali, la temperatura, assicurata attraverso impianti termici alimentati da combustibile gassoso, non potrà superare i 19 gradi centigradi (con tolleranza di 2°C). Per le attività commerciali, invece, non si potranno superare i 16 gradi con la medesima soglia di tolleranza. Sono vietate le combustioni all'aperto come i falò di materiale vegetale in ambito agricolo.
STOP ALLE NO-CAT
Per quanto riguarda il traffico, da domani al 22 dicembre e dall'8 gennaio al 15 aprile, dal lunedì al venerdì e in tutti i giorni non festivi, è imposto il divieto di circolazione sul territorio comunale ai veicoli a gasolio delle normative Euro 0, 1 e 2 e ai veicoli a benzina per le normative Euro 0 e 1. Rimangono attivi divieti già noti come quello di non lasciare il motore acceso quando il veicolo è fermo per oltre un minuto (ad esempio ai passaggi a livello o in colonna). Inoltre entra in funzione un sistema di allerta a tre livelli: verde, arancione e rosso. Il primo è quello standard, che segnala che tutto va bene. Il codice arancione, invece, scatta quando si supera per quattro giornate consecutive il limite di Pm10 nell'aria, per cui verranno limitate le emissioni delle biomasse (caldaie, stufe, ecc). Quello rosso, il più grave, interviene quando si arriva a dieci giornate consecutive di sforamento delle Pm10, che comporterà il divieto di utilizzo di tutti i veicoli inferiori alla categoria Euro 3 a gasolio.
RETE DI CAPOLUOGHI
«Il provvedimento è stato concertato con gli altri capoluoghi di provincia del Veneto spiega Conchi Ricalchiamo le linee guida della Regione e siamo obbligati a rispettare un piano di questo tipo perché anche il Veneto è sotto stretta osservazione dell'Unione Europea perché insieme alla Lombardia abbiamo superato troppe volte le soglie di allerta. Agiamo soprattutto sull'inquinamento prodotto dal riscaldamento, perché il traffico veicolare diventa preoccupante quando allo smog prodotto per 12 mesi all'anno si aggiunge proprio quello emesso da caldaie e stufe».
Alberto Lucchin

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