L'APPUNTAMENTO
ROVIGO Domani è il grande giorno dell'inizio della Fiera d'ottobre. Con una corsa contro il tempo, il Cofipo e l'assessore a Eventi e manifestazioni, Luigi Paulon, sono riusciti a portare a termine in appena 15 giorni l'organizzazione di un evento che di solito richiede tre mesi. L'aspetto più difficile di tutto è stato quello della sicurezza. «È tutto in regola per quanto riguarda le norme di sicurezza imposte dalla commissione tecnica della Prefettura. Ce l'abbiamo fatta», ha detto Paulon.
BANCARELLE SPOSTATE
L'edizione di quest'anno sarà la numero 536, ma per i rodigini è sempre come se fosse la prima volta. L'attendono, sono innamorati dell'atmosfera che pervade le strade del centro, dello scenario che colora le altrimenti grigie giornate autunnali (ma quest'anno il meteo è diverso). La domenica e il martedì, poi, vengono da ogni parte del Polesine, indossano l'abito buono e vengono in città. Perché, anche se passa il tempo, Rovigo è sempre il capoluogo, la città della provincia, e le persone giungono dagli angoli più lontani proprio per questa occasione.
Quest'anno non ci saranno molte novità rispetto al passato. Il percorso tra le bancarelle è lo stesso, tranne per alcuni tratti che sono dovuti necessariamente cambiare per esigenze di pubblica sicurezza. Per quanto riguarda corso del Popolo, piazza della Repubblica, via Silvestri, piazza Garibaldi e via Cavour, tutto è rimasto uguale. In via X Luglio, invece, sono state tolte cinque bancarelle, come in via Angeli dove ne sono state spostate sei. Anche alcune di piazza Vittorio Emanuele hanno dovuto traslocare, per via dei plateatici dei locali che rimarranno al loro posto. Il percorso fieristico, quindi, si è un po' allungato lungo il Corso, vera arteria della manifestazione, che tra via Ponte Roda e largo Libertà dovrà ospitare proprio quelle bancarelle traslocate.
SICUREZZA
Da quest'anno sono stati aumentati gli spazi tra un ambulante e l'altro, oltre al posizionamento dei varchi agli accessi della fiera, dove ci saranno uno o due controllori con il compito di intervenire in situazioni di emergenza. Questo è quanto impone la nuova normativa statale in fatto di organizzazione di eventi pubblici, che prevede un gestore della sicurezza durante l'evento e la predisposizione delle eventuali vie di fuga per i visitatori.
Per quanto riguarda i parcheggi, i luoghi disponibili sono i consueti più nuovi spazi: piazzale Di Vittorio, piazza Duomo e altre zone che in passato erano state adoperate come spazi riservati agli ambulanti, saranno a completa disposizione di chi vorrà parcheggiare l'auto per andare alla Fiera. Gli ambulanti, infatti, potranno mettere il proprio magazzino mobile, solitamente dei furgoni attrezzati con la merce, in via Capodistria nella zona di Città Giardino.
LA VIABILITÀ
E a proposito di viabilità, chi è costretto ad usare l'auto per muoversi in città o entrarci durante i quattro giorni di manifestazione, dovrà mettersi il cuore in pace. L'ordinanza della Polizia locale, in cui sono elencate le modifiche alla viabilità, è molto lunga: divieto di sosta con rimozione forzata in piazza Vittorio Emanuele, vie Maddalena e Battisti, vicoli Venezze e San Rocco, vie Cavour e X Luglio, piazza Garibaldi, vie Laurenti e Minelli, corso del Popolo (tratto compreso fra via Ponte Roda e largo Libertà), vie Grimani, Angeli, Umberto I (tratto compreso fra via Angeli e via Sauro) e via silvestri (tratto compreso fra piazza XX Settembre e piazza Garibaldi), piazza XX Settembre, piazze Annonaria e Tien a men. Quindi senso unico di marcia su corso del Popolo nel tratto compreso tra via Ponte Roda e largo Libertà sulla corsia sud, strada chiusa e divieto di circolazione eccetto residenti per viale Trieste tra le vie Magro e Umberto I, con obbligo di svolta in via Bortoloni; divieto di circolazione eccetto residenti nelle vie Magro e Sauro; inversione del senso di marcia in piazza della Repubblica nel tratto ovest; doppio senso di marcia per via Mazzini e divieto di sosta; apertura al transito di tutti i veicoli nelle vie Mure San Giuseppe e Mure Soccorso.
Alberto Lucchin
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROVIGO Domani è il grande giorno dell'inizio della Fiera d'ottobre. Con una corsa contro il tempo, il Cofipo e l'assessore a Eventi e manifestazioni, Luigi Paulon, sono riusciti a portare a termine in appena 15 giorni l'organizzazione di un evento che di solito richiede tre mesi. L'aspetto più difficile di tutto è stato quello della sicurezza. «È tutto in regola per quanto riguarda le norme di sicurezza imposte dalla commissione tecnica della Prefettura. Ce l'abbiamo fatta», ha detto Paulon.
BANCARELLE SPOSTATE
L'edizione di quest'anno sarà la numero 536, ma per i rodigini è sempre come se fosse la prima volta. L'attendono, sono innamorati dell'atmosfera che pervade le strade del centro, dello scenario che colora le altrimenti grigie giornate autunnali (ma quest'anno il meteo è diverso). La domenica e il martedì, poi, vengono da ogni parte del Polesine, indossano l'abito buono e vengono in città. Perché, anche se passa il tempo, Rovigo è sempre il capoluogo, la città della provincia, e le persone giungono dagli angoli più lontani proprio per questa occasione.
Quest'anno non ci saranno molte novità rispetto al passato. Il percorso tra le bancarelle è lo stesso, tranne per alcuni tratti che sono dovuti necessariamente cambiare per esigenze di pubblica sicurezza. Per quanto riguarda corso del Popolo, piazza della Repubblica, via Silvestri, piazza Garibaldi e via Cavour, tutto è rimasto uguale. In via X Luglio, invece, sono state tolte cinque bancarelle, come in via Angeli dove ne sono state spostate sei. Anche alcune di piazza Vittorio Emanuele hanno dovuto traslocare, per via dei plateatici dei locali che rimarranno al loro posto. Il percorso fieristico, quindi, si è un po' allungato lungo il Corso, vera arteria della manifestazione, che tra via Ponte Roda e largo Libertà dovrà ospitare proprio quelle bancarelle traslocate.
SICUREZZA
Da quest'anno sono stati aumentati gli spazi tra un ambulante e l'altro, oltre al posizionamento dei varchi agli accessi della fiera, dove ci saranno uno o due controllori con il compito di intervenire in situazioni di emergenza. Questo è quanto impone la nuova normativa statale in fatto di organizzazione di eventi pubblici, che prevede un gestore della sicurezza durante l'evento e la predisposizione delle eventuali vie di fuga per i visitatori.
Per quanto riguarda i parcheggi, i luoghi disponibili sono i consueti più nuovi spazi: piazzale Di Vittorio, piazza Duomo e altre zone che in passato erano state adoperate come spazi riservati agli ambulanti, saranno a completa disposizione di chi vorrà parcheggiare l'auto per andare alla Fiera. Gli ambulanti, infatti, potranno mettere il proprio magazzino mobile, solitamente dei furgoni attrezzati con la merce, in via Capodistria nella zona di Città Giardino.
LA VIABILITÀ
E a proposito di viabilità, chi è costretto ad usare l'auto per muoversi in città o entrarci durante i quattro giorni di manifestazione, dovrà mettersi il cuore in pace. L'ordinanza della Polizia locale, in cui sono elencate le modifiche alla viabilità, è molto lunga: divieto di sosta con rimozione forzata in piazza Vittorio Emanuele, vie Maddalena e Battisti, vicoli Venezze e San Rocco, vie Cavour e X Luglio, piazza Garibaldi, vie Laurenti e Minelli, corso del Popolo (tratto compreso fra via Ponte Roda e largo Libertà), vie Grimani, Angeli, Umberto I (tratto compreso fra via Angeli e via Sauro) e via silvestri (tratto compreso fra piazza XX Settembre e piazza Garibaldi), piazza XX Settembre, piazze Annonaria e Tien a men. Quindi senso unico di marcia su corso del Popolo nel tratto compreso tra via Ponte Roda e largo Libertà sulla corsia sud, strada chiusa e divieto di circolazione eccetto residenti per viale Trieste tra le vie Magro e Umberto I, con obbligo di svolta in via Bortoloni; divieto di circolazione eccetto residenti nelle vie Magro e Sauro; inversione del senso di marcia in piazza della Repubblica nel tratto ovest; doppio senso di marcia per via Mazzini e divieto di sosta; apertura al transito di tutti i veicoli nelle vie Mure San Giuseppe e Mure Soccorso.
Alberto Lucchin
