Tre incidenti in una notte

Domenica 24 Settembre 2017
Tre incidenti in una notte
OCCHIOBELLO
Il primo venerdì notte della nuova viabilità di Santa Maria Maddalena, dopo l'inaugurazione della Tangenziale di collegamento fra l'Eridania e la Statale 16 avvenuta lo scorso lunedì. Nella nuova grande rotatoria, infatti, ben tre incidenti nel giro di poche ore. Il primo, il più pesante, un paio di minuti prima delle 23, con la persona che si trovava alla guida e che ha completamente sbagliato traiettoria andando a sbattere sull'aiuola spartitraffico centrale, riportando anche qualche ferita, seppur di lieve entità. Sul posto sono intervenuti un'ambulanza del Suem, carabinieri e i vigili del fuoco. Poco dopo che il loro intervento si era concluso, ecco la nuova chiamata, più o meno all'1.30. Sempre per una macchina finita fuori strada nell'attraversare la rotatoria. Fortunatamente senza conseguenze. Ma, come recita l'adagio popolare, non c'è due senza tre: alle 5.47, una nuova chiamata di soccorso per l'ulteriore incidente di un'auto, sempre in rotonda.
CASUALITÀ
Il dubbio, quindi, è che ci possa essere qualcosa che non va nella nuova viabilità. «Macché, non scherziamo, si tratta di una pura e semplice coincidenza e di tre automobilisti indisciplinati», chiarisce senza ombra di dubbio il sindaco di Occhiobello Daniele Chiarioni. Che fa presente, fra l'altro, che «l'inaugurazione della bretella è stata lunedì scorso, ma la rotatoria è già entrata in funzione da una quarantina di giorni, con Anas che l'aveva presa in carico già dai primi d'agosto e in tutto questo tempo non si è verificato alcun problema». Il sindaco smorza sul nascere ogni possibile polemica e ribadisce come «la cartellonistica e l'illuminazione appena realizzate funzionano bene, si tratta solo dell'inavvertenza di tre automobilisti. E poi, se si vuol dirla tutta, per arrivare fino al centro della rotatoria come mi è stato riferito sia accaduto, vuol dire che la velocità non era certo bassa».
ODISSEA
La notte brava della rotatoria, resta pur sempre un fatto di cui tener di conto. La storia della bretella di Santa Maria Maddalena, che con la sua entrata in funzione ha tagliato fuori il traffico dal centro, è costellata di sfortunate coincidenze. Come i fallimenti di quattro ditte che, una dopo l'altra, l'avevano preso in carica i lavori. E' anche per questo, ma nel mezzo ci si sono messi pure il Patto di stabilità e una serie di passaggi burocratici in Regione, che i lavori, formalizzati sulla carta nel 2005 con l'accordo di programma tra Comune, Provincia, Regione e Veneto Strade e iniziati a novembre 2009, si sono completati solo pochi giorni fa. Per realizzare la bretella di poco meno di due chilometri e mezzo ci sono voluti ben otto anni e 11,5 milioni di euro. Circa due terzi messi sul piatto dalla Regione e uno dal Comune che, solo grazie al suo consistente contributo di 3,6 milioni, è riuscito a far sì che l'opera si completasse.
Ricorrendo, fra l'altro, a una tassa di scopo finalizzata a realizzare una nuova viabilità che potesse rendere più vivibile Santa Maria. Il tratto di Eridania strappato al traffico pesante potrà infatti prendere una nuova strada e svilupparsi in accordo con le esigenze dei residenti piuttosto che di quelle dei camion che prima la facevano da padroni.
INAUGURAZIONE
Anche per questo l'inaugurazione di lunedì scorso è stato un momento al quale in molti hanno voluto prendere parte, dal governatore Luca Zaia agli assessori regionali Elisa De Berti e Cristiano Corazzari. Ma, seppur non in prima fila, anche un ex assessore non è voluto mancare al taglio del nastro a un progetto per il quale si è speso in prima persona: Renato Chisso. L'uomo delle infrastrutture sotto la Giunta Galan e sotto la prima targata Zaia, finito invischiato nelle ben note vicende giudiziarie, si è tenuto in disparte, salutando qualche vecchio amico.
Francesco Campi
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