L'avvicinamento a Forza Italia del sindaco di Lendinara Luigi Viaro, così come quello del presidente del consiglio comunale di Rovigo Paolo Avezzù, sono oggetto del gossip politico polesano. A livello nazionale un percorso analogo viene attribuito alla senatrice Emanuela Munerato. «Di cose se ne dicono tante in questi giorni, ma il mio movimento si chiama Fare!», spiega la diretta interessata. Il suo nome, però, è stato speso da Flavio Tosi, che di Fare! resta il leader, ai tavoli delle trattative che in questi giorni sta freneticamente imbastendo cercando di trovarsi una nuova collocazione politica ora che, di fatto, ha solo la qualifica di ex. Il fallimento dell'operazione che doveva portare la sua compagna Patrizia Bisinella a conquistare la poltrona di sindaco in una romantica successione alla guida della città di Romeo e Giulietta ha avuto un finale degno di Shakespeare. E così, dopo aver bacchettato il Pd per non aver dato il giusto sostegno nel ballottaggio alle Amministrative veronesi, chiudendo la parentesi di invaghimento renziana, Tosi sta guardando, come ha a più riprese evidenziato, a Silvio Berlusconi, che sembra oggi vivere l'ennesima resurrezione. Ecco, allora, l'ipotesi di una Lega Azzurra.
«In questo momento di frantumazione totale del panorama politico spiega la Munerato - è vero che ci sono ragionamenti in corso nell'area del centrodestra ed è anche vero che come esponente di un movimento con precise radici guardo con attenzione a quello che si sta cercando di creare per realizzare uno schieramento omogeneo e con determinate caratteristiche. Ma finché le varie forze di quest'area continueranno con il gioco dei veti incrociati, la riunificazione del centrodestra appare un percorso difficile».
Centrodestra, precisa la senatrice polesana, «non vuol dire solo Lega e Forza Italia: ci sono tante realtà politiche che vanno dal progetto di Fitto a quello dei moderati. Io sono e resto di centrodestra. E ora sto pensando a continuare a lavorare con impegno in Parlamento per i temi di mia competenza e, soprattutto, per rappresentare il Polesine a Roma. Cosa accadrà nei prossimi mesi a livello di scenario politico è difficile da immaginare».
© riproduzione riservata
«In questo momento di frantumazione totale del panorama politico spiega la Munerato - è vero che ci sono ragionamenti in corso nell'area del centrodestra ed è anche vero che come esponente di un movimento con precise radici guardo con attenzione a quello che si sta cercando di creare per realizzare uno schieramento omogeneo e con determinate caratteristiche. Ma finché le varie forze di quest'area continueranno con il gioco dei veti incrociati, la riunificazione del centrodestra appare un percorso difficile».
Centrodestra, precisa la senatrice polesana, «non vuol dire solo Lega e Forza Italia: ci sono tante realtà politiche che vanno dal progetto di Fitto a quello dei moderati. Io sono e resto di centrodestra. E ora sto pensando a continuare a lavorare con impegno in Parlamento per i temi di mia competenza e, soprattutto, per rappresentare il Polesine a Roma. Cosa accadrà nei prossimi mesi a livello di scenario politico è difficile da immaginare».
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