Tempio della Rotonda, ponteggi a rischio

Venerdì 23 Marzo 2018
Tempio della Rotonda, ponteggi a rischio
MONUMENTO CITTADINO
ROVIGO Nell'agosto di ormai due anni fa è stato dato il via libera all'intervento di restauro della Rotonda, il più importante e visitato monumento cittadino. La buona notizia è che i lavori partiranno. La brutta è che riguarderanno solo i tubi Innocenti che puntellano gli architravi delle tre aperture del porticato.
PONTEGGI IN FERRO
La ristrutturazione del tempio della Beata Vergine del Soccorso per ora si limita infatti alle impalcature che da anni ne arricchiscono la facciata. Nonostante, infatti, il progetto definitivo di restauro, redatto dall'architetto Federico Candian nel dicembre 2015, sia stato approvato nell'agosto 2016 e nonostante ci siano già in cassa anche i soldi, ben 250mila euro, residuo del contributo della Fondazione Cariparo per il restauro del campanile, l'intervento per il «consolidamento statico e strutturale degli elementi del portico poligonale che risultano particolarmente degradati e con evidenti criticità, eliminando tutti i rischi di pericolo per l'incolumità pubblica», sono ancora lontani. Nella determinazione del settore Lavori pubblici di martedì scorso, si spiega che «la fase di elaborazione del progetto esecutivo si sta prolungando più di quanto preventivato a causa delle carenze strutturali emerse a seguito delle indagini conoscitive, affidate all'ingegner Francesco Dipalo, che richiedono un livello di approfondimento più complesso e un maggior dettaglio nello studio dell'intervento».
PROFESSIONISTA PUGLIESE
L'appalto per le «indagini per la conoscenza delle caratteristiche chimicofisiche e strutturali della chiesa della Rotonda e campanile» sono state affidate nel febbraio di un anno fa all'ingegner Di Palo, con sede a Barletta, in Puglia, che ha presentato l'offerta più vantaggiosa con un ribasso del 37,793% sull'importo a base di gara di 12.126 euro, quindi 7.543 euro. Lo slittamento dei tempi fa sì che anche le impalcature, collocate ormai tre anni fa «per far fronte ad una situazione di grave criticità dovuta al progressivo cedimento degli architravi portanti nel sottoportico», necessitino a loro volta di un restauro. «Risulta assolutamente necessario si legge nella determina - eseguire un intervento di manutenzione e verifica delle impalcature, che necessitano della sostituzione di alcuni elementi tubolari, della modifica di alcune controventature e della verifica dei giunti e degli impalcati in legno». Ecco, allora, che l'Amministrazione ha chiesto alla ditta Artigiani riuniti ponteggiatori di Trieste, che tre anni fa aveva eseguito l'intervento temporaneo, la disponibilità ad intervenire nuovamente. Risposta affermativa, con un preventivo da 3.294 euro. Così, finalmente, i turisti potranno fotografare nuovi tubi scintillanti.
Francesco Campi
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