QUESTURA
ROVIGO Ancora furti in abitazione: colpite venerdì una casa in via Degan, in Commenda, e una in via Magenta nella frazione di Boara Polesine. Bottini magri in entrambi i casi: i ladri hanno portato via vestiti e prodotti per bambini e monili di bigiotteria.
IL PRIMO CASO
La polizia è stata chiamata venerdì pomeriggio, all'imbrunire, in Commenda, dove il proprietario ha notato che era avvenuta un'intrusione. La porta era chiusa e senza segni di scasso, ma a differenza di come l'aveva lasciata il mattino, era chiusa senza le mandate. Gli oggetti di famiglia non erano stati toccati e la scena non presentava la classica devastazione con oggetti a terra e mobili aperti. Mancavano all'appello solamente effetti personali di una donna che collabora per le faccende domestiche: più precisamente i ladri hanno preso indumenti da bambino piccolo nuovi, appartenenti alla collaboratrice domestica, e dei prodotti per l'igiene personale.
IL SECONDO FURTO
Venerdì sera rientro ancora peggiore per una famiglia di Boara Polesine che al suo rientro ha trovato la casa messa a soqquadro. La porta d'ingresso era intatta, ma ben presto i residenti si sono resi conto che i ladri erano entrati sfondando la portafinestra del bagno, al piano terra. In molti casi i ladri evitano di esporsi alla vista tentando di scassinare la porta principale, preferendo l'assalto da una finestra o una porta sul retro, per lavorare più tranquillamente e con meno resistenze rispetto alla porta blindata. Hanno cercato ovunque, rovistando e mettendo a soqquadro l'abitazione per poi scappare con una decina di oggetti di bigiotteria. Su entrambi i casi indaga la polizia, intervenuta con pattuglie della Squadra volanti guidata da Michele Fioretto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROVIGO Ancora furti in abitazione: colpite venerdì una casa in via Degan, in Commenda, e una in via Magenta nella frazione di Boara Polesine. Bottini magri in entrambi i casi: i ladri hanno portato via vestiti e prodotti per bambini e monili di bigiotteria.
IL PRIMO CASO
La polizia è stata chiamata venerdì pomeriggio, all'imbrunire, in Commenda, dove il proprietario ha notato che era avvenuta un'intrusione. La porta era chiusa e senza segni di scasso, ma a differenza di come l'aveva lasciata il mattino, era chiusa senza le mandate. Gli oggetti di famiglia non erano stati toccati e la scena non presentava la classica devastazione con oggetti a terra e mobili aperti. Mancavano all'appello solamente effetti personali di una donna che collabora per le faccende domestiche: più precisamente i ladri hanno preso indumenti da bambino piccolo nuovi, appartenenti alla collaboratrice domestica, e dei prodotti per l'igiene personale.
IL SECONDO FURTO
Venerdì sera rientro ancora peggiore per una famiglia di Boara Polesine che al suo rientro ha trovato la casa messa a soqquadro. La porta d'ingresso era intatta, ma ben presto i residenti si sono resi conto che i ladri erano entrati sfondando la portafinestra del bagno, al piano terra. In molti casi i ladri evitano di esporsi alla vista tentando di scassinare la porta principale, preferendo l'assalto da una finestra o una porta sul retro, per lavorare più tranquillamente e con meno resistenze rispetto alla porta blindata. Hanno cercato ovunque, rovistando e mettendo a soqquadro l'abitazione per poi scappare con una decina di oggetti di bigiotteria. Su entrambi i casi indaga la polizia, intervenuta con pattuglie della Squadra volanti guidata da Michele Fioretto.
