Studenti e docenti insieme per difendere l'università

Mercoledì 14 Novembre 2018
Studenti e docenti insieme per difendere l'università
LA PROTESTA
ROVIGO Al grido di Ora basta, gli studenti e i docenti del Cur chiedono che i sei dipendenti in scadenza di contratto siano stabilizzati. Ieri mattina, davanti alla sede di viale Porta Adige, e nel pomeriggio in piazza Garibaldi, si sono dati appuntamento per protestare contro il taglio dei fondi della Fondazione Cariparo e perché i soci (Comune, Provincia e Camera di commercio Delta Lagunare) si assumano la responsabilità politica di difendere il destino di quei sei dipendenti e alla fin fine, dell'università stessa.
SIT-IN
Nella mattinata, la prima delle due manifestazioni, si sono dati appuntamento circa duecento studenti e professori universitari, a difesa di persone che lavorano ogni giorno al Cur e ne permettono il funzionamento. Si parla di bibliotecari, personale amministrativo e dei laboratori di informatica che opera da anni. Il sindaco Massimo Bergamin ha partecipato e ha invitato gli studenti a ripresentarsi sotto la Camera di commercio in centro storico per far sentire la propria voce a chi non vuole stabilizzarli, mantenendo la sua posizione a difesa dei lavoratori.
SECONDO ROUND
Nel pomeriggio, dunque, circa una cinquantina di persone hanno esposto uno striscione chiedendo giustizia e attenzione verso chi lavora. Il segretario della Fp Cgil, Paolo Zanini, ha espresso soddisfazione per le due manifestazioni, chiedendo che Comune e Provincia prendano in mano la questione. «È stata una giornata bellissima, grazie alla grande partecipazione da parte di studenti e docenti - ha detto Zanini - è il primo segnale che la città crede in questo importante punto culturale. È altresì chiaro che abbiamo rivendicato una stabilità per i lavoratori e contemporaneamente allo stesso Cur. Abbiamo presente che l'incertezza è una precarietà del Consorzio universitario: bisogna dare a questa struttura più soldi, altrimenti c'è il forte rischio che vada in crisi. Abbiamo più parti politiche coinvolte che sono in forte difficoltà, il rischio poi è che ci si sposti su un terreno gestito dai privati».
L'APPELLO
Zanini chiarisce il discorso. «Chi fa questo? La Fondazione che fa da sponda alla Camera di commercio di Michele Gambato, quindi di Unindustria. Qui il conflitto vero avviene perché che la politica deve riprendere con forza quello che è il destino e il futuro del Cur, che non può essere lasciato in mano ai privati. Risorse ci sono state, riteniamo che ci siano le condizioni per averle anche in futuro. Dopo 16 anni non possono non essere stabilizzati».
Dopo due ore di assemblea, alla quale per il Comune ha partecipato direttamente il sindaco Massimo Bergamin, i soci sono usciti senza nulla di fatto. Ci si incontrerà nuovamente il 29 novembre, ma la speranza per i sindacati è di poter incontrare prima i vertici per poter discutere la questione.
Alberto Lucchin
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