MOBILITÀ
ROVIGO Ormai l'eccezione è quando non è allagato. Sono mesi e mesi che il sottopassaggio ciclopedonale che dalla pista ciclabile della rotatoria di ponte Marabin porta fino al multipiano, continua d essere periodicamente invaso dall'acqua stagnante. Una situazione ai limiti della beffa in un'annata caratterizzata dai problemi di siccità. E soprattutto, un biglietto da visita non certo dei migliori nei giorni di fiera e un disagio ormai abituale per quanti, invece, in sella alle proprie bici, utilizzano il sottopasso e che sono costretti a passare sul marciapiede sperando di non trovarsi dietro la curva a gomito un ignaro pedone. La soluzione ideata per la sicurezza è rappresentata da due transenne che sbarrano la strada alle biciclette all'estremità del grande lago che a volte, invade anche il marciapiede. Ieri una delle due transenne era stata buttata a terra, così qualcuno, arrivando dal multipiano, può essersi cimentato nell'attraversamento della grande pozza, trovandosi poi la strada sbarrata subito dopo la curva, all'inizio della salita, dove l'acqua è più profonda. «Il sottopasso permane allagato nonostante le varie segnalazioni fatte più volte al Comune: il silenzio è totale e anche la pur minima manutenzione ormai viene trascurata», nota con amarezza il geometra Natalino Renesto, oggi in pensione, ma fino ad agosto dipendente della Regione, attivo in ambito di opere di difesa idraulica e di ripascimento delle coste, secondo il quale «la sistemazione del sottopasso è un intervento di facile soluzione».
ROVIGO Ormai l'eccezione è quando non è allagato. Sono mesi e mesi che il sottopassaggio ciclopedonale che dalla pista ciclabile della rotatoria di ponte Marabin porta fino al multipiano, continua d essere periodicamente invaso dall'acqua stagnante. Una situazione ai limiti della beffa in un'annata caratterizzata dai problemi di siccità. E soprattutto, un biglietto da visita non certo dei migliori nei giorni di fiera e un disagio ormai abituale per quanti, invece, in sella alle proprie bici, utilizzano il sottopasso e che sono costretti a passare sul marciapiede sperando di non trovarsi dietro la curva a gomito un ignaro pedone. La soluzione ideata per la sicurezza è rappresentata da due transenne che sbarrano la strada alle biciclette all'estremità del grande lago che a volte, invade anche il marciapiede. Ieri una delle due transenne era stata buttata a terra, così qualcuno, arrivando dal multipiano, può essersi cimentato nell'attraversamento della grande pozza, trovandosi poi la strada sbarrata subito dopo la curva, all'inizio della salita, dove l'acqua è più profonda. «Il sottopasso permane allagato nonostante le varie segnalazioni fatte più volte al Comune: il silenzio è totale e anche la pur minima manutenzione ormai viene trascurata», nota con amarezza il geometra Natalino Renesto, oggi in pensione, ma fino ad agosto dipendente della Regione, attivo in ambito di opere di difesa idraulica e di ripascimento delle coste, secondo il quale «la sistemazione del sottopasso è un intervento di facile soluzione».
