«Sono allarmismi ingiustificati: non cambierà niente»

Mercoledì 16 Maggio 2018
«Allarmismi ingiustificati»: il direttore generale dell'Ulss 5 Antonio Compostella smorza sul nascere ogni possibile polemica e rimarca come, in ogni caso, «il ruolo degli ospedali di Rovigo e Belluno sarà lo stesso previsto nel precedente Piano. Fra l'altro sono le schede ospedaliere, che verranno elaborate solo in un secondo momento, a definire dotazioni e potenzialità delle singole strutture». Secondo il numero uno dell'Ulss 5, «la bozza del piano sociosanitario non muta gli assetti attuali e non ve ne sarebbe la necessità: il ruolo che a suo tempo è stato riconosciuto agli ospedali di Rovigo e Belluno, che rientrano nel numero degli hub ma solo per una funzione territoriale di riferimento provinciale, non verrà toccato». Non è la qualifica che fa l'hub e, in sostanza, i veri centri di riferimento per alcune specialità già sono ridotti e ben meno di sette. Basti pensare che, per la rianimazione i casi più gravi già non vengono trattati a Rovigo, ma dirottati a Padova o Verona. Il dottor Compostella ribadisce anche che «sono prive di fondamento le affermazioni secondo cui verranno ridotti gli investimenti in Polesine. La difficoltà di assumere specialisti è un dato di fatto, comune a molte strutture, ma questo non c'entra con dotazioni e finanziamenti».
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