Sipario aperto davanti agli Asburgo

Martedì 26 Marzo 2019
Il Teatro Sociale di Rovigo, fiore all'occhiello del capoluogo e anche della provincia tutta, fu realizzato tra il 1817 e il 1819 su disegno di Sante Baseggio, per offrire uno spazio adeguato al melodramma, un genere di gran moda e per il quale l'Italia era ed è tuttora celebre nel mondo.
Chiamato in un primo tempo Teatro della Società, fu inaugurato il 3 marzo 1819 con la rappresentazione di L'ombra di Fetonte, ossia l'omaggio della riconoscenza rodigina di Sante Campioni, in occasione della visita a Rovigo dell'Imperatore Francesco I d'Asburgo.
Fu l'opera seria in due atti Adelaide di Borgogna, però, a essere rappresentata il 26 aprile 1819 per quella che era l'inaugurazione ufficiale.
L'aveva composta Pietro Generali, che all'epoca godeva della fama di essere secondo solo a Rossini ed ebbe come protagonisti Violante Camporesi, Claudio Bonoldi e Giuseppe Fioravanti.
L'aspetto dell'edificio ha subito alcune modifiche a causa di restauri e distruzioni. Dopo i lavori del 1858 diretti da Antonio Gobatti, ci fu il recupero a seguito dell'incendio avvenuto del 1902.
Fu Pietro Mascagni, con la direzione della sua Iris a inaugurarlo di nuovo, il 12 ottobre 1904.
S.T.Bis.
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