Sette cuccioli di contrabbando fermati a Gorizia: due denunce

Mercoledì 20 Giugno 2018
TRAFFICO INTERNAZIONALE
ROVIGO Sette tenerissimi cuccioli, di meno di otto settimane, stipati in uno scatolone di legno nascosto nel bagagliaio di un'auto. Trasportati illegalmente in Italia per essere rivenduti in nero a un prezzo di almeno 500 euro ciascuno.
Una nuova tratta che sembra essere divenuta sempre più redditizia e che, in questo caso, ha visto denunciati per maltrattamenti e introduzione illegale nel territorio nazionale di cuccioli di cane un uomo e una donna, 38 anni lui, 52 lei, entrambi di origini ungheresi e domiciliati in provincia di Rovigo.
CONFINE SLOVENO
I due sono stati fermati dalla Guardia di Finanza di Gorizia, ad un passo dal confine con la Slovenia, nei pressi del casello autostradale di Villesse. Il controllo, con tanto di unità cinofila, il cane Caboto, in realtà addestrato per trovare stupefacenti e denaro contante, ha segnalato la presenza di cuccioli di cane. Aprendo il portellone del portabagagli i militari hanno così trovato sette bouldogue francesi, tre maschi e quattro femmine, tutti dal mantello fulvo, ammassati in un cassone di legno, in evidente stato di maltrattamento e paura perché costretti a condividere l'esiguo spazio per numerose ore di viaggio, senza luce, aerazione, possibilità di abbeverarsi e sfamarsi.
SENZA MICROCHIP
I sette cuccioli erano tutti privi di microchip per l'identificazione, delle necessarie certificazioni sanitarie e del passaporto individuale.
Il sequestro fa il paio con un secondo, sempre eseguito dalla Finanza di Gorizia, ma nei pressi del valico di confine di Sant'Andrea, dove in un'auto con a bordo un 33enne e una 42 anni, entrambi napoletani, sono spuntati fuori ben 27 cuccioli, altri 7 bulldog francesi, 3 jack russel terrier, 13 chihuahua e 4 pincher. Grazie alla preziosa e tempestiva assistenza fornita dai medici veterinari del Polo Zooantropologico dell'Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste, con sede a Prosecco, dove sono stati affidati i sette cuccioli sequestrati, nonché del personale del canile di Udine, a cui sono stati invece consegnati gli altri 27 cuccioli, gli animali, fanno sapere i finanzieri, sono ora in buone condizioni, tranne due chihuahua che non hanno resistito al precoce distacco dalla madre.
In Polesine sono stati numerosi, negli ultimi tempi sequestri di questo tipo. Alcune analogie, sulla base delle origini dei protagonisti, anche con il blitz del novembre 2015, sempre della Finanza, nel canile abusivo ricavato in un garage ad Occhiobello, dove erano stati trovati i 20 cuccioli ed altri 5 esemplari adulti di chihuaua, con la conseguente denuncia di una 42enne di origine ungherese per maltrattamento di animali, ricettazione e traffico illecito di animali da compagnia.
F.Cam.
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