CENTRO STORICO
ROVIGO Il recupero dell'area dell'ex questura in via Donatoni deve essere una priorità per il Comune.
Lo afferma il consigliere comunale di Fare!, Antonio Rossini, in un'interpellanza in cui sostanzialmente chiede se sia possibile utilizzare i contributi che la Regione in passato ha erogato per il riutilizzo di beni militari presenti nel territorio, non più utili a fini istituzionali.
LA PROPOSTA
«Ricordo - afferma Rossini - che la Regione negli anni ha promosso il riutilizzo dei beni militari presenti nel territorio regionale non più utili ai fini istituzionali della moderna Difesa, mediante l'assegnazione ed erogazione di contributi in conto capitale».
Ciò richiederebbe una procedura complessa: il Comune dovrebbe chiedere l'intervento della Regione, ai sensi della legge regionale 54 del 16 dicembre 1999 54, creando i presupposti giuridici per l'applicazione della legge con il Demanio civile (concordando prima il passaggio a quest'ultimo da parte del Demanio militare per poter ottenere i contributi in conto capitale), dal momento che la struttura era utilizzata per fini di sicurezza pubblica. In base a questa procedura, il consigliere comunale chiede di avviare, con urgenza, tutte le procedure per dichiarare l'interesse del Comune per l'area dell'ex Questura, per evitare lo stesso destino che si sta compiendo per la caserma Silvestri.
LA NOVITÀ
Rossini suggerisce anche un concorso, con un premio simbolico, per la realizzazione di uno studio architettonico-urbanistico tendente a individuali idee innovative per il migliore utilizzo dell'area a vantaggio dei cittadini. Si tratta, infatti, di un'area di 1.956 metri quadri con una superficie edificata di 3.815 metri quadri, una palazzina con tre appartamenti agibili e un blocco centrale di 1.403 metri quadri adibito a uffici.
La vecchia sede del comando della polizia stradale, inoltre, consiste in circa 480 metri quadri di locali.
Tra le destinazioni d'uso individuate da Rossini ci sono uffici comunali che attualmente sono in affitto, il trasferimento della polizia locale con l'abbandono della sede di via Oroboni, un parcheggio per i mezzi del Comune, appartamenti per l'emergenza abitativa e spazi culturali.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ROVIGO Il recupero dell'area dell'ex questura in via Donatoni deve essere una priorità per il Comune.
Lo afferma il consigliere comunale di Fare!, Antonio Rossini, in un'interpellanza in cui sostanzialmente chiede se sia possibile utilizzare i contributi che la Regione in passato ha erogato per il riutilizzo di beni militari presenti nel territorio, non più utili a fini istituzionali.
LA PROPOSTA
«Ricordo - afferma Rossini - che la Regione negli anni ha promosso il riutilizzo dei beni militari presenti nel territorio regionale non più utili ai fini istituzionali della moderna Difesa, mediante l'assegnazione ed erogazione di contributi in conto capitale».
Ciò richiederebbe una procedura complessa: il Comune dovrebbe chiedere l'intervento della Regione, ai sensi della legge regionale 54 del 16 dicembre 1999 54, creando i presupposti giuridici per l'applicazione della legge con il Demanio civile (concordando prima il passaggio a quest'ultimo da parte del Demanio militare per poter ottenere i contributi in conto capitale), dal momento che la struttura era utilizzata per fini di sicurezza pubblica. In base a questa procedura, il consigliere comunale chiede di avviare, con urgenza, tutte le procedure per dichiarare l'interesse del Comune per l'area dell'ex Questura, per evitare lo stesso destino che si sta compiendo per la caserma Silvestri.
LA NOVITÀ
Rossini suggerisce anche un concorso, con un premio simbolico, per la realizzazione di uno studio architettonico-urbanistico tendente a individuali idee innovative per il migliore utilizzo dell'area a vantaggio dei cittadini. Si tratta, infatti, di un'area di 1.956 metri quadri con una superficie edificata di 3.815 metri quadri, una palazzina con tre appartamenti agibili e un blocco centrale di 1.403 metri quadri adibito a uffici.
La vecchia sede del comando della polizia stradale, inoltre, consiste in circa 480 metri quadri di locali.
Tra le destinazioni d'uso individuate da Rossini ci sono uffici comunali che attualmente sono in affitto, il trasferimento della polizia locale con l'abbandono della sede di via Oroboni, un parcheggio per i mezzi del Comune, appartamenti per l'emergenza abitativa e spazi culturali.
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