Raito: «La scissione ormai è certa: magari non oggi, ma ci sarà di sicuro»

Lunedì 20 Febbraio 2017
Raito: «La scissione ormai è certa: magari non oggi, ma ci sarà di sicuro»
Il divorzio sembra scritto: il futuro del Pd passa ora dal congresso, così come deciso ieri dall'assemblea nazionale. Dei quattro delegati polesani, solo due hanno partecipato al momento di aspro confronto che si è tenuto a Roma all'Hotel Parco dei Principi, Marcello Mazzo e Serenza Fogagnoli. Assenti i due sindaci Francesco Siviero di Taglio di Po e Nicola Garbellini di Canaro. Mazzo, che del Pd è stato il primo capogruppo in consiglio comunale, una volta rientrato a Rovigo non esita a dire di aver percepito «un clima da fine della storia». Fra gli oratori che si sono succeduti, spiega di aver trovato affinità nelle parole di Gianni Cuperlo: «Condivido al 100% il suo richiamo a non disperdere un patrimonio, ma con atti di generosità concreti, oltre le dichiarazioni. Nel mio piccolo, ho ricevuto tanti messaggi da elettori del Pd che si chiedono cosa stiamo facendo e dove stiamo andando. Da questo punto di vista ho trovato appropriata anche la proposta del ministro Andrea Orlando, che ha invitato ad un confronto programmatico. Perché il punto è proprio questo: al di là dell'invito all'unità, quali sono i punti sui quali il partito si impegna a lavorare? Oltre al come andare avanti, c'è infatti anche da capire verso dove. Qualcuno forse ha perso il contatto con la realtà: La situazione del Paese è drammatica».
Per Serena Fogagnoli è significativo che «il presidente dell'assemblea Matteo Orfini abbia invitato più volte ad evitare il tifo da stadio. Perché il clima - sottolinea nonostante l'apprezzato richiamo al rispetto da parte di Renzi, era proprio quello. Con i fischi a Guglielmo Epifani e anche qualche insulto, quando ha elencato quelli che secondo lui sono stati gli sbagli del segretario. Fra gli interventi mi sono piaciuti soprattutto quello di Fassino e di Cuperlo». Ora l'assemblea è sciolta e si apre la fase congressuale. Su Facebook, ieri, numerosi i commenti. Un inconsueto dialogo, sulla bacheca del sindaco di Polesella Leonardo Raito: «La pantomima del colpa tua colpa mia, sbaglio io sbagli tu, ma tu di più, eccetera. La verità è che la scissione è già scritta. Se non sarà oggi sarà domani. Ma spaccatura sarà». Fra i commenti spunta Antonio Monesi, ex candidato al Senato con Fare per fermare il declino di Oscar Giannino. «Concordo con Piscopo scrive - Fuori i comunisti dal Pd, asse nuovo Pd non comunista con Forza Italia, partito di centro che raccoglie 40% degli italiani e via gli estremisti e i populisti. Fate la scissione subito!».
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