Province, l'Upi batte cassa al Governo

Giovedì 22 Novembre 2018
PALAZZO CELIO
ROVIGO Con il neo presidente della Provincia Ivan Dall'Ara in Svezia dalla neonata nipotina, è stato Michele Aretusini, vicepresidente, a rappresentare Palazzo Celio. Ieri ha partecipato a Roma all'assemblea nazionale dei presidenti delle Province, nel corso della quale Achille Variati, presidente Upi ormai arrivato a fine mandato, ha esposto i risultati ottenuti negli anni successivi alla cosiddetta legge Del Rio, che ha eliminato l'autonomia finanziaria delle Province italiane oltre a una serie di competenze e trasferimenti di personale. «È importante che, nell'attuale legge di bilancio siano presenti 250 milioni pluriennali (20192033) per piani di sicurezza, strade e scuole sottolinea Aretusini, in evidente sintonia con il governo gialloverde , lo sblocco degli avanzi a favore della spese in conto capitale per aumentare gli investimenti e favorire la crescita dei territori, il riconoscimento dell'ambito provinciale dove far confluire le attività di acquisti centralizzati e di stazione unica appaltante. È risultato unanime il pensiero che la Provincia sia un ente intermedio fondamentale e fortemente identitario che merita autonomia finanziaria, c'è quindi la necessità di una revisione delle funzioni come della legittimazione dell'organo politico con elezioni dirette da parte dei cittadini».
Proprio per questo Variati ha chiesto lo stanziamento di tre miliardi aggiuntivi nel fondo quinquennale, perché possano essere messe in sicurezza scuole, strade e ponti, ovvero per superare lo squilibrio di parte corrente, consentendo il ripristino della ordinaria capacità di programmazione finanziaria e assicurando la corretta erogazione dei servizi essenziali. «Siamo convinti che le Province possano fare gli investimenti necessari al Paese e questo vuol dire sviluppo diretto e indiretto ha spiegato Variati .  Ci sono le grandi opere ma gli investimenti sono fatti anche di tante piccole opere importanti. Se il governo ci darà quelle risorse che ancora in legge di stabilità non sono chiare,  noi possiamo dimostrare di aprire i cantieri nel 2019»
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