CENTRO STORICO
ROVIGO Da due notti piazza Melin è completamente al buio. «E poi il sindaco parla di sicurezza. Le famiglie di chi abita lì si sono lamentate. Giustamente perché è scandaloso», spiega la consigliere comunale Silvia Menon, capogruppo della lista a suo nome.
«Un sindaco che da tre anni parla di armi ai vigili urbani, peraltro mai arrivate, e che chiede l'esercito per i suoi cittadini che si sentono insicuri, dovrebbe almeno avere la pretesa che rimanessero accesi i lampioni. Inutile riempirsi la bocca con l'esercito su corso del Popolo se anche piazza Merlin, in pieno centro, è completamente buia da giorni. Tra un po' Bergamin si metterà a invocare marines e paracadutisti, quando il problema di Rovigo è che mancano perfino le lampadine accese».
Menon evidenzia che «una donna, un anziano, ma anche un ragazzo o una ragazza, che lì hanno parcheggiato o che devono rincasare non possono sentirsi tranquilli in un posto completamente buio.Questo modo di trattare il centro è un deterrente a chi lo vuole frequentare o per chi vorrebbe viverci. Il degrado di una città si misura anche da situazioni come questa. A chi vorrebbe trasferirsi in centro, passa la voglia. Perché il buio di notte è soltanto uno dei fastidi che si devono sopportare».
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROVIGO Da due notti piazza Melin è completamente al buio. «E poi il sindaco parla di sicurezza. Le famiglie di chi abita lì si sono lamentate. Giustamente perché è scandaloso», spiega la consigliere comunale Silvia Menon, capogruppo della lista a suo nome.
«Un sindaco che da tre anni parla di armi ai vigili urbani, peraltro mai arrivate, e che chiede l'esercito per i suoi cittadini che si sentono insicuri, dovrebbe almeno avere la pretesa che rimanessero accesi i lampioni. Inutile riempirsi la bocca con l'esercito su corso del Popolo se anche piazza Merlin, in pieno centro, è completamente buia da giorni. Tra un po' Bergamin si metterà a invocare marines e paracadutisti, quando il problema di Rovigo è che mancano perfino le lampadine accese».
Menon evidenzia che «una donna, un anziano, ma anche un ragazzo o una ragazza, che lì hanno parcheggiato o che devono rincasare non possono sentirsi tranquilli in un posto completamente buio.Questo modo di trattare il centro è un deterrente a chi lo vuole frequentare o per chi vorrebbe viverci. Il degrado di una città si misura anche da situazioni come questa. A chi vorrebbe trasferirsi in centro, passa la voglia. Perché il buio di notte è soltanto uno dei fastidi che si devono sopportare».
