Peculato e abuso, l'inchiesta su Tesoro va avanti

Giovedì 18 Gennaio 2018
Peculato e abuso, l'inchiesta su Tesoro va avanti
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ROVIGO Tutti i dati contenuti nelle sim, nelle schede di memoria e negli hard disk dei computer sequestrati al comandante della polizia locale Giovanni Tesoro sono stati copiati e acquisiti nell'ambito dell'inchiesta aperta lo scorso maggio per le ipotesi di reato di peculato, falso e abuso d'ufficio. Tutto aveva subito un duplice rallentamento la scorsa estate perché la difesa di Tesoro, affidata all'avvocato Marco Petternella, aveva chiesto che l'estrazione dei dati contenuti nelle memorie virtuali avvenisse con la formula dell'incidente probatorio, ovvero alla presenza di consulenti nominati dalle parti. Un passaggio significativo in un'indagine che ruota molto proprio sugli aspetti legati ai supporti digitali. Estrapolare tutti i dati contenuti in un telefono, infatti, non è un passaggio banale, perché quello che si richiede non è un semplice copia-incolla, ma riprodurre fedelmente la totalità dei dati, senza che l'operazione ne comprometta interezza, integrità ed immodificabilità.
DATI INCOMPLETI
E, dal momento che la stessa estrazione può alterare i dati, è ormai prassi consolidata che questo avvenga nella forma, appunto, dell'incidente probatorio. L'estrazione e la consegna delle copie forensi alle parti è stata completata e ieri tutto è stato formalizzato con un'udienza davanti al giudice per le indagini preliminari Pietro Mondaini. In realtà qualcosa potrebbe non essere stato estrapolato, perché, se le password per sbloccare telefoni e computer erano state fornite da Tesoro ai carabinieri che il 26 maggio si sono presentati da lui per eseguire perquisizioni e sequestri, in ufficio e a casa, altrettanto non è stato fatto per l'impronta digitale che bloccava uno degli apparecchi. A spiegare i contorni dell'indagine è stato fin da subito lo stesso Tesoro, in un'apposita conferenza stampa, affiancato dal sindaco Massimo Bergamin, nella quale ha raccontato di aver appreso di essere stato oggetto di un esposto anonimo da una corrispondenza con la segretaria generale del Comune che gli chiedeva spiegazioni su presunti comportamenti illeciti, come l'uso della macchina di servizio e una gestione anomala di turni e straordinari per gli agenti.
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