Opere, un regalo da 2,5 milioni

Sabato 12 Gennaio 2019
LAVORI PUBBLICI
ROVIGO Poco meno di 400 milioni di euro distribuiti a pioggia in tutto il Paese ai Comuni con meno di ventimila abitanti per investimenti nella messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale. Oltre 2 milioni e mezzo arriveranno in Polesine, provincia per la quale il provvedimento è una manna, visto che fa del nanismo amministrativo il proprio vessillo, come testimoniano i fallimenti dei tentativi di dar vita alle unioni amministrative.
A ROVIGO ZERO FONDI
Arriverà quindi il contributo deciso con la legge di bilancio 2019 a tutti i Comuni della provincia escluso il capoluogo, unico a superare quota ventimila, come non accade in nessun altro luogo del Veneto, visto che anche la piccola provincia di Belluno ha Feltre che ha proprio poco più di 20 mila abitanti, e probabilmente in rarissimi altri casi in Italia. L'entità del contributo è ulteriormente suddiviso in fasce di grandezza: per i Comuni fra diecimila e ventimila abitanti il finanziamento è di centomila euro. Un caso che, in Polesine, riguarda solo Adria, Badia Polesine, Lendinara, Occhiobello e Porto Viro, per i quali in totale arrivano quindi 500mila euro. La seconda fascia, fra cinquemila e diecimila abitanti, è destinataria, invece, di un contributo di 70mila euro. Anche in questo caso i beneficiari in Polesine si contano sulle dita di una mano. Sono Porto Tolle, Rosolina, Taglio di Po e Villadose che vedranno arrivare in totale 280mila euro.
PER I PIÙ PICCOLI
Nella terza fascia, che riguarda i Comuni fra duemila e cinquemila, abitanti il contributo è di 50mila euro ciascuno. Il grosso della amministrazioni polesane, 21 in tutto, il cui contributo totale è quindi pari a 1.005.000 euro. I beneficiari sono Ariano, Arquà Polesine, Bergantino, Canaro, Castelmassa, Castelnovo Bariano, Ceregnano, Corbola, Costa, Ficarolo, Fiesso Umbertiano, Fratta, Giacciano con Baruchella, Loreo, Lusia, Polesella, Pontecchio, San Martino, Stienta, Trecenta e Villanova del Ghebbo. Per gli altri, sotto ai duemila abitanti, il contributo che arriva da Roma è di 40mila euro e riguarda i restanti 19 Comuni polesani, per un totale di altri 760mila euro. In totale, quindi, in provincia di Rovigo arrivano 2.590.000 euro dei 394.490.000 che finanzierà il ministero. I contributi sono erogati per il 50 per cento previa verifica dell'avvenuto inizio dell'esecuzione dei lavori e per il restante 50 per cento dopo la trasmissione al ministero dell'Interno del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione rilasciato dal direttore dei lavori. In caso di mancato rispetto del termine di inizio dell'esecuzione dei lavori o di parziale utilizzo del contributo, il contributo è revocato, in tutto o in parte, entro il 15 giugno 2019, con decreto del ministero dell'Interno. Tempi stretti, quindi, per i sindaci polesani che come previsto dalla legge di bilancio, dovranno obbligatoriamente iniziare l'esecuzione dei lavori entro il 15 maggio prossimo. Nel caso di risparmi derivanti da eventuali ribassi d'asta, si legge ancora, i contributi sono vincolati fino al collaudo, ovvero alla regolare esecuzione e, successivamente, possono essere utilizzati per ulteriori investimenti.
Francesco Campi
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