OCCHIOBELLO
Sul ponte tra Santa Maria Maddalena e Pontelagoscuro da questa mattina è partito il senso unico alternato valido per 24 ore al giorno e per tutti i giorni fino alla fine del mese. Il provvedimento era stato ampiamente annunciato dall'Amministrazione comunale di Occhiobello e ribadito anche il giorno dell'apertura del ponte dopo i quattro mesi di cantiere dell'estate scorsa. La decisione è stata presa dai vertici di Anas per consentire agli operai di ultimare i lavori di collocazione dei giunti di dilatazione e quindi la rimozione delle impalcature. Poi finalmente si potrà dire chiuso il cantiere.
LE VIE DI FUGA
Nonostante il passaggio non sia vietato, ma solo rallentato, si attendono disagi e code. Il Comune occhiobellese ha risposto con un'ordinanza apposita che modifica la viabilità interna al fine di limitare il più possibile i problemi. Le varianti interessano le strade alla confluenza dell'infrastruttura. Via Malcantone: da Stienta in direzione Statale 16 si dovrà necessariamente svoltare a sinistra all'intersezione con via Bassa, in sostanza via Malcatone sarà chiusa al traffico all'incrocio con la Statale 16. Via Malcantone, tuttavia, rimarrà percorribile dalla Statale 16 verso Occhiobello. Via Bassa: aperta al traffico in direzione centro abitato dalla Statale 16, in direzione contraria obbligo di svolta a destra in via Malcantone verso Occhiobello, pertanto, per raggiungere il ponte in direzione Ferrara l'unico percorso consentito sarà la Statale 16 e non la viabilità interna. Via della Pace: alla base della rampa con la sommità arginale, direzione obbligatoria a destra verso Occhiobello. Via Argine Po: divieto di transito su via Argine Po, dall'incrocio con la Statale 16 a via 4 Novembre in direzione Canaro, rimane aperta una corsia di percorrenza con direzione Rovigo e obbligo di svolta a destra. Sulle strade comunali sarà collocata segnaletica di preavviso e deviazione verso Ferrara e Rovigo.
I TEMPI
Le modifiche, valide dalle 8.30 di questa mattina, rimarranno in vigore fino alle 18 di venerdì 30 novembre, cioè per tutta la durata dei lavori di Anas. Il sindaco di Occhiobello, Daniele Chiarioni, e i suoi collaboratori avrebbero voluto dare notizia di modifiche e orari molto prima, ma dovevano attendere le decisioni di Anas. La settimana scorsa è stata scandita dalle attese e dagli scambi di telefonate tra il Comune e i tecnici di Anas e non è passata senza qualche tensione. Il rapporto tra l'Amministrazione comunale e la società non è stato tra i più felici. Fin dai primi giorni di chiusura del ponte, a giugno, e nell'ambito della cerimonia di riapertura l'8 di ottobre, Chiarioni non ne ha fatto certo mistero, infrangendo il protocollo politicamente corretto delle inaugurazioni.
«I primi contatti avuti con Anas aveva detto il sindaco quel lunedì pomeriggio prendendo la parola - non sono stati molto signorili, ma poi ci siamo messi d'accordo». Il responsabile dei lavori di Anas, l'ingegner Claudio De Lorenzo, non aveva potuto fare altro che incassare, conscio del fatto che in caso di disagi e ritardi la cittadinanza tende generalmente a prendersela con sindaco e assessore, anche quando questi hanno le mani legate. Per fortuna, aggiunse allora il sindaco, che i lavori infrastrutturali «ci hanno fatto ricordare il nostro fiume e la sua bellezza».
TRAGHETTO FLUVIALE
L'esperienza del traghetto gestito dai volontari e dalle associazioni era risultata talmente positiva da far pensare alla creazione di un servizio fluviale estivo per i turisti. Allora la cerimonia per la riapertura in pompa magna, con tanto di chiarine e tamburi del Palio, era stata un successo, dato che era arrivata due giorni prima di quanto ci si aspettava. Ora siamo ancora alle prese con i disagi del ponte, e speriamo che questa sia l'ultima e che i tempi vengano nuovamente rispettati. Tutti gli automobilisti dovranno armarsi di pazienza, tenere i nervi saldi e sperare che non si creino code troppo lunghe.
Daniele Modica
© RIPRODUZIONE RISERVATA Sul ponte tra Santa Maria Maddalena e Pontelagoscuro da questa mattina è partito il senso unico alternato valido per 24 ore al giorno e per tutti i giorni fino alla fine del mese. Il provvedimento era stato ampiamente annunciato dall'Amministrazione comunale di Occhiobello e ribadito anche il giorno dell'apertura del ponte dopo i quattro mesi di cantiere dell'estate scorsa. La decisione è stata presa dai vertici di Anas per consentire agli operai di ultimare i lavori di collocazione dei giunti di dilatazione e quindi la rimozione delle impalcature. Poi finalmente si potrà dire chiuso il cantiere.
LE VIE DI FUGA
Nonostante il passaggio non sia vietato, ma solo rallentato, si attendono disagi e code. Il Comune occhiobellese ha risposto con un'ordinanza apposita che modifica la viabilità interna al fine di limitare il più possibile i problemi. Le varianti interessano le strade alla confluenza dell'infrastruttura. Via Malcantone: da Stienta in direzione Statale 16 si dovrà necessariamente svoltare a sinistra all'intersezione con via Bassa, in sostanza via Malcatone sarà chiusa al traffico all'incrocio con la Statale 16. Via Malcantone, tuttavia, rimarrà percorribile dalla Statale 16 verso Occhiobello. Via Bassa: aperta al traffico in direzione centro abitato dalla Statale 16, in direzione contraria obbligo di svolta a destra in via Malcantone verso Occhiobello, pertanto, per raggiungere il ponte in direzione Ferrara l'unico percorso consentito sarà la Statale 16 e non la viabilità interna. Via della Pace: alla base della rampa con la sommità arginale, direzione obbligatoria a destra verso Occhiobello. Via Argine Po: divieto di transito su via Argine Po, dall'incrocio con la Statale 16 a via 4 Novembre in direzione Canaro, rimane aperta una corsia di percorrenza con direzione Rovigo e obbligo di svolta a destra. Sulle strade comunali sarà collocata segnaletica di preavviso e deviazione verso Ferrara e Rovigo.
I TEMPI
Le modifiche, valide dalle 8.30 di questa mattina, rimarranno in vigore fino alle 18 di venerdì 30 novembre, cioè per tutta la durata dei lavori di Anas. Il sindaco di Occhiobello, Daniele Chiarioni, e i suoi collaboratori avrebbero voluto dare notizia di modifiche e orari molto prima, ma dovevano attendere le decisioni di Anas. La settimana scorsa è stata scandita dalle attese e dagli scambi di telefonate tra il Comune e i tecnici di Anas e non è passata senza qualche tensione. Il rapporto tra l'Amministrazione comunale e la società non è stato tra i più felici. Fin dai primi giorni di chiusura del ponte, a giugno, e nell'ambito della cerimonia di riapertura l'8 di ottobre, Chiarioni non ne ha fatto certo mistero, infrangendo il protocollo politicamente corretto delle inaugurazioni.
«I primi contatti avuti con Anas aveva detto il sindaco quel lunedì pomeriggio prendendo la parola - non sono stati molto signorili, ma poi ci siamo messi d'accordo». Il responsabile dei lavori di Anas, l'ingegner Claudio De Lorenzo, non aveva potuto fare altro che incassare, conscio del fatto che in caso di disagi e ritardi la cittadinanza tende generalmente a prendersela con sindaco e assessore, anche quando questi hanno le mani legate. Per fortuna, aggiunse allora il sindaco, che i lavori infrastrutturali «ci hanno fatto ricordare il nostro fiume e la sua bellezza».
TRAGHETTO FLUVIALE
L'esperienza del traghetto gestito dai volontari e dalle associazioni era risultata talmente positiva da far pensare alla creazione di un servizio fluviale estivo per i turisti. Allora la cerimonia per la riapertura in pompa magna, con tanto di chiarine e tamburi del Palio, era stata un successo, dato che era arrivata due giorni prima di quanto ci si aspettava. Ora siamo ancora alle prese con i disagi del ponte, e speriamo che questa sia l'ultima e che i tempi vengano nuovamente rispettati. Tutti gli automobilisti dovranno armarsi di pazienza, tenere i nervi saldi e sperare che non si creino code troppo lunghe.
Daniele Modica
