Nuova casa di riposo: «Il pallino è in mano al sindaco di Adria»

Giovedì 27 Luglio 2017
(G.Fra.) «Siamo finalmente a un bivio».
Non usano mezzi termini Sandra Passadore (in foto) e Fabrizio Bergantin, presidenti del Csa di Adria e dell'Ipab Danielato di Cavarzere nel parlare del nuovo progetto sul Centro Servizi Anziani di Adria.
«Un crocevia decisionale di fronte al quale chi ha responsabilità amministrative è tenuto a fare una scelta - sottolineano in coro -. O costruiamo un nuovo edificio, mantenendo in essere il finanziamento di cinque milioni assegnato dalla Regione o vi rinunciamo per continuare con le solite beghe di carattere politico, usando come carne da macello gli ospiti del Csa che attualmente vivono in un ambiente obsoleto, senza dimenticare l'enorme rischio di un esodo verso strutture private più nuove e accoglienti che magari richiedono un maggior esborso economico».
Secondo Passadore e Bergantin ognuno si deve assumere le proprie responsabilità. I due presidenti inoltre invitano chiunque ne avesse desiderio a contattarli peruno scambio di opinioni sulla base di franco confronto.
I due manager replicano anche alle dichiarazioni rilasciate dal capogruppo Pd Sandro Gino Spinello e le bollano come «Infondate».
«Spinello paventa il rischio che agli ospiti di Adria vengano somministrati a cena degli omogeneizzati, complice una conviviale a Cavarzere. Dichiarazione infelice - spiegano -. Spinello invece di essere propositivo e sostenere un ambizioso progetto di ammodernamento delle strutture, tenta di denigrare il lavoro di miglioramento della qualità dell'assistenza. Vista la sua esperienza politica appare strano che non sia a conoscenza dell'esigenza delle strutture che accolgono gli anziani di rinnovarsi, dotandole dei comfort minimi organizzativi e di abitabilità».
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