Non ci sono fondi stanziati a bilancio A rischio l'apertura di Torre Donà

Giovedì 21 Giugno 2018
Non ci sono fondi stanziati a bilancio A rischio l'apertura di Torre Donà
CENTRO STORICO
ROVIGO La riqualificazione di Torre Donà è a forte rischio. Non c'è la certezza, visto che l'assessore Alessandra Sguotti non si è ancora espressa, ma il progetto sarebbe a rischio visto che non sono stati messi a bilancio i soldi necessari per ricevere il cofinanziamento del Gal.
Il progetto prevede la ristrutturazione della torre più alta dei Giardini di Rovigo, la Donà, permettendo ai visitatori di salire in cima a 51 metri e vedere la città dall'alto. L'intervento è ampio e va dal pavimento in legno alle scale interne, dalla pulizia delle scritte spray fatte dai vandali, ai parapetti sul bordo della sommità. Si andrà poi ad aumentare la luminosità di tutto il parco, attualmente buio e quindi non frequentato. Saranno sistemati anche gli esterni dei sotterranei, quelle stanze che sono state ristrutturate nell'intervento di generale di circa dieci anni fa e per lungo tempo hanno anche ospitato la sede della pro loco rodigina. Un intervento che complessivamente costa 190 mila euro, di cui 130 solo per la Torre.
SOLDI INTROVABILI
La consigliere comunale democratica Giorgia Businaro, giusto ieri, ha detto che «di quei soldi una minima parte doveva metterla il Comune come cofinanziamento. Quando abbiamo fatto la riunione per la destinazione dell'avanzo di bilancio, alla voce cofinanziamenti, hanno dovuto mettere zero, visto che non ci sono più soldi a causa del blocco del bilancio per la vicenda del polo natatorio. E così il progetto, senza il cofinanziamento salta».
Il piano è stato approvato dal Gal (Gruppo di azione locale) ancora mesi fa, per 152mila euro. Ora bisognerà capire come si svolgerà la vicenda e se l'ente cofinanziatore dovrà eventualmente intervenire. Da parecchi anni si è parlato di rendere agibili entrambe le Torri, ma se per la più piccola Grimani attualmente ci sono degli uffici ed è possibile in alcune occasioni salire in cima ai suoi 21,26 metri, per la Donà si è sempre spostato avanti nel tempo il momento della sua riapertura al pubblico.
LA STORIA
Nei giorni immediatamente precedenti la presentazione del progetto, nel luglio dell'anno scorso, ci fu anche una imbarazzante discussione in maggioranza sulla paternità del progetto. Alla fine il sindaco Massimo Bergamin disse che il progetto era figlio di tutta la giunta e non solo di uno o due componenti, ma intanto in quei giorni più di qualcuno corse in cima alla Donà per farsi una foto, come per piantare la bandierina e rivendicarne la paternità della riqualificazione.
A.Luc.
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