Niente velo ai giardini e negli uffici

Giovedì 29 Giugno 2017
Niente velo ai giardini e negli uffici
È guerra al niqab (nella foto) e al velo islamico. La maggioranza del Consiglio comunale presenterà all'assemblea convocata per oggi una mozione per misure urgenti a tutela della pubblica sicurezza e dell'ordine pubblico nelle sedi ed uffici comunali e aggiornamento della normativa statale. Con un documento che ha più un valore politico che tecnico, il gruppo consiliare Lega Nord, in accordo con il resto della maggioranza che sostiene l'Amministrazione Bergamin, interviene sul tema della riconoscibilità dei cittadini negli ambienti pubblici comunali. Nella mozione che oggi approderà a Palazzo Nodari, i firmatari Michele Aretusini e Riccardo Ruggero scrivono: I gravi episodi di terrorismo che in questi ultimi mesi hanno colpito l'Europa hanno reso necessario il rafforzamento di tutte le misure di sicurezza e prevenzione, con particolare riferimenti ai luoghi strategici e ai cosiddetti obiettivi sensibili, allo scopo di garantire il più possibile l'incolumità dei cittadini». La proposta ha raccolto già anche il favore del sindaco che sulla questione si espresso affinché in consiglio sia recepita l'importanza di sicurezza per i cittadini.
«In una società civile non va bene che ci si copra il volto e ci si renda irriconoscibili - ha detto il primo cittadino - Non voglio siano fatte strumentalizzazioni su questa mozione da parte della minoranza, perché chi lo fa non vuole il bene della città». La mozione, nello specifico, richiede che vengano rafforzate le misure di controllo e sicurezza a tutela dell'incolumità di tutti i soggetti che quotidianamente e a vario titolo frequentano l'ente comunale, a cui si aggiungono anche altri luoghi pubblici controllati come le scuole o i parchi. Segue nella richiesta l'identificazione e rimozione del velo per tutte le persone e di segnalare le misure con appositi cartelli da affiggere i luoghi ben visibili. Secondo Bergamin, se dovesse passare in consiglio, potrebbe essere emessa un'ordinanza pubblica che attui questa politica.
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