«Nessun problema con gli ospiti»

Martedì 22 Agosto 2017
«Nessun problema con gli ospiti»
Al via il bando rivolto alle realtà interessate ad accogliere i profughi. Con alcune settimane di anticipo rispetto a quanto previsto, la Prefettura di Rovigo ha aperto la finestra temporale in cui potranno essere presentate le richieste per l'accoglienza. Il Polesine potrebbe accogliere fino a 100 migranti in più rispetto ai 700 già presenti e dislocati in strutture come quelle di Adria, Loreo o Frassinelle. Proprio queste strutture, però, sono al limite della capienza e necessitano di qualche forma di sostegno: per questo il prefetto Enrico Caterino ha emesso un bando per trovare nuovi spazi e soggetti interessati all'accoglienza dei richiedenti asilo.
«Questo non significa - precisa il prefetto Caterino - che accoglieremo cento immigrati in più, abbiamo inserito questa previsione solo in via cautelativa». «Noi utilizziamo i posti a disposizione che si trovano sul territorio, è ovvio che puntiamo all'accoglienza diffusa, ma bisogna fare i conti con le disponibilità che ci pervengono», ha specificato il rappresentante del Governo in Polesine. Infatti, si legge dal bando, si tratta di un numero di posti presunto, calcolato sulla base del numero medio di presenze dell'ultimo anno, considerando il trend di crescita delle quote regionali di assegnazione di stranieri sul territorio della provincia di Rovigo.
Il termine entro cui potranno essere presentate le proposte di partecipazione al bando scade il 20 settembre: presumibilmente tra queste potrebbe giungere anche quella dell'Hotel Mancin di Taglio di Po, sul quale da settimane infuria la polemica a livello locale: se la struttura verrà poi utilizzata o meno per ospitare nuovi immigrati lo si saprà solo tra un paio di mesi. Dopo la scadenza dei termini, infatti, ci saranno le procedure per il controllo dei requisiti dei partecipanti al bando, che richiederanno almeno una trentina di giorni.
Intanto il prefetto fa sapere che finora la gestione dei profughi si sta rivelando tranquilla: nessun reato ha visto coinvolti i richiedenti asilo ospitati in Polesine, al massimo c'è stata qualche accesa discussione all'interno dei luoghi di accoglienza: «Si tratta di situazioni normali nelle convivenze promiscue, solo battibecchi come quelli che possono esserci in un condominio, nulla d'importante», osserva Caterino.
Per quanto riguarda il blocco di cemento armato posizionato proprio difronte all'ingresso dell'Hotel Mancin di Taglio di Po, il prefetto afferma di averne ricevuto notizia a mezzo stampa e che si tratta di «un'iniziativa di qualche privato cittadino». Un modo per protestare contro il possibile arrivo nel piccolo comune del Delta del Po di profughi, nonostante non ci sia la certezza che vengano assegnati lì e che arrivino nel breve periodo. L'Hotel Mancin è al centro di una lite tra proprietari e affittuari, i quali avrebbero proposto la struttura per l'accoglienza alla Prefettura senza prima riceverne avere avuto il consenso dei titolari.
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