LE CONSEGUENZE
ROVIGO A Palazzo Nodari si naviga a vista. Asm Spa era il faro della speranza dell'Amministrazione Bergamin, ma si è già spento ed ora è difficile vedere la luce in fondo al tunnel del controverso lodo Baldetti, come entusiasticamente commentava l'operazione finanziaria l'assessore al bilancio Susanna Garbo ieri mattina. Adesso si tratta di capire se innanzitutto il consiglio comunale di sabato si svolgerà o sarà rinviato e se potranno essere rispettate le scadenze imposte dal calendario. Il 31 marzo Unipol vuole una risposta (e un bonifico) per concludere la vicenda del Polo Natatorio, ma l'investitore in grado di salvare il Comune ancora non esiste. Non usa mezzi termini il capogruppo pentastellato Ivaldo Vernelli, definendo Bergamin e la sua giunta dei peracottari. «La questione vera è che l'ipotesi conciliativa è appesa al niente - prosegue Vernelli La scadenza di Unipol non può essere onorata perché non c'è il soggetto pronto ad investire due milioni. Farebbero meglio ad andare in tribunale a aspettare che i giudici si pronuncino, oltre a revocare Veneto Nuoto dal project-financing. A questo punto bisogna bloccare tutto, così Veneto Nuoto risolve autonomamente la sua posizione con la banca. Soprattutto, però, va rintracciata la responsabilità della politica».
PROMESSA DI RISPARMIO
Antonio Rossini, consigliere di Fare!, commenta in maniera amara l'interruzione del passaggio delle piscine ad Asm Spa: «La trovo un'occasione mancata: se la documentazione presentata avesse corrisposto al vero, a quanto detto dall'amministratore di Asm Spa ci sarebbe stato un risparmio». Quale potrebbero essere le conseguenze? Nella situazione peggiore il Comune risarcisce Unipol, ma si potrebbe trovare un dissesto finanziario. Questo provocherebbe l'immediata reazione del ministero dell'Interno che accosterebbe a sindaco, Giunta e Consiglio comunale una commissione per il risanamento del debito.
A.Luc.
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROVIGO A Palazzo Nodari si naviga a vista. Asm Spa era il faro della speranza dell'Amministrazione Bergamin, ma si è già spento ed ora è difficile vedere la luce in fondo al tunnel del controverso lodo Baldetti, come entusiasticamente commentava l'operazione finanziaria l'assessore al bilancio Susanna Garbo ieri mattina. Adesso si tratta di capire se innanzitutto il consiglio comunale di sabato si svolgerà o sarà rinviato e se potranno essere rispettate le scadenze imposte dal calendario. Il 31 marzo Unipol vuole una risposta (e un bonifico) per concludere la vicenda del Polo Natatorio, ma l'investitore in grado di salvare il Comune ancora non esiste. Non usa mezzi termini il capogruppo pentastellato Ivaldo Vernelli, definendo Bergamin e la sua giunta dei peracottari. «La questione vera è che l'ipotesi conciliativa è appesa al niente - prosegue Vernelli La scadenza di Unipol non può essere onorata perché non c'è il soggetto pronto ad investire due milioni. Farebbero meglio ad andare in tribunale a aspettare che i giudici si pronuncino, oltre a revocare Veneto Nuoto dal project-financing. A questo punto bisogna bloccare tutto, così Veneto Nuoto risolve autonomamente la sua posizione con la banca. Soprattutto, però, va rintracciata la responsabilità della politica».
PROMESSA DI RISPARMIO
Antonio Rossini, consigliere di Fare!, commenta in maniera amara l'interruzione del passaggio delle piscine ad Asm Spa: «La trovo un'occasione mancata: se la documentazione presentata avesse corrisposto al vero, a quanto detto dall'amministratore di Asm Spa ci sarebbe stato un risparmio». Quale potrebbero essere le conseguenze? Nella situazione peggiore il Comune risarcisce Unipol, ma si potrebbe trovare un dissesto finanziario. Questo provocherebbe l'immediata reazione del ministero dell'Interno che accosterebbe a sindaco, Giunta e Consiglio comunale una commissione per il risanamento del debito.
A.Luc.
