La ripresa arranca, ma i depositi in banca aumentano

Venerdì 20 Luglio 2018
ECONOMIA
VENEZIA Ci sono motivi per essere ottimisti, ma senza esagerare. Export (+3,6%), turismo (+7,9%) e imprese straniere (+4,2%) trainano la ripresa economica di Venezia e Rovigo: in realtà più della prima, che ha motivi per sorridere, che della seconda, che continua a zoppicare. È quanto emerge dall'indagine della Camera di commercio Delta Lagunare, che festeggia il terzo anniversario dell'accorpamento.
«Le imprese registrate sono 132.781, di cui 119.688 attive, un numero in lieve crescita (+0,1%) rispetto ai valori del 2016», ha spiegato la responsabile dell'Ufficio Comunicazione Statistica Marzia Polles presentando i dati, ieri, nella sede di Mestre. Numeri alla mano, il quadro va diversificato: nell'area metropolitana la ripresa, seppur blanda, c'è, con 89.956 imprese (+0,5%), mentre nel territorio di Rovigo permane uno stato si sofferenza con 29.732 aziende in calo dello 0,9%.
IMPRESE IN CALO
In entrambi i territori diminuiscono le imprese giovanili (-4,4%) a cui corrisponde una crescita delle imprese straniere (+4,2%). Funziona bene il commercio con l'estero, grazie a una ripresa delle importazioni (+13%) e un'accelerazione delle esportazioni (+3,6%) su tutta l'area del delta lagunare, insieme a un aumento degli arrivi turistici (+7,9%) e delle presenze (+7,3%). Anche i dati relativi al mercato del lavoro sono di segno positivo con una generale contrazione del tasso di disoccupazione (sceso in veneto dal 6,8% del 2016 al 6,3% del 2017) e un saldo positivo tra assunzioni e cessazioni. Le ore di cassa integrazione guadagni sono diminuite in entrambe le province, -34,3% nel veneziano e -41,1% nel polesano. Quanto ai fallimenti, se a Venezia si è registrata una crescita del 3,4%, in provincia di Rovigo la stima è rimasta invariata rispetto al 2016. Anche l'apertura delle crisi aziendali denota una minore performance rispetto al risultato medio regionale del -50,4%, con Venezia a -23,6% e Rovigo con 40,0%. Positivo anche il dato sui licenziamenti collettivi, scesi a -64,0% nella provincia di Venezia e -61,0% in quella di Rovigo, a conferma di un trend consolidato. A riguardo del mercato del credito, i depositi bancari e postali sono cresciuti sia a Venezia (+4,7%) che a Rovigo (+2,5%). più che in Veneto (+0,7%, così come sono in aumento i prestiti alle imprese e alle famiglie.
L'ANALISI
Dunque, un territorio che nonostante le difficoltà sta ripartendo e sta cercando di adeguarsi ai cambiamenti del mercato e ai nuovi scenari economici, sociali, culturali e tecnologici, come dimostra lo studio sui Nuovi modelli di vita e di consumo realizzato dal Centro Studio Sintesi in collaborazione con alcune associazioni di categoria. E dal quale emerge che per affrontare le sfide future e sostenere la crescita economica c'è da lavorare sulla digitalizzazione e l'attenzione per l'ambiente. «Quello di cui le aziende sentono il bisogno sono senz'altro le agevolazioni e il sostegno agli investimenti e tutte denunciano l'impellente necessità di informazione e formazione su temi che sentono di estrema rilevanza, ma ancora lontani», ha sottolineato il direttore dell'istituto di ricerca Andrea Favaretto.
Alvise Sperandio
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