Solo una proroga, non un affossamento: questa in sintesi la risposta della Regione Veneto a chi aveva lamentato la sospensione della realizzazione di 36 alloggi popolari in provincia di Rovigo.
«L'Ater ha tempo fino a dicembre per avviare questi alloggi», la replica della Regione, che per bocca dell'assessore all'Edilizia pubblica residenziale Manuela Lanzarin spiega che questi timori nascono probabilmente dal provvedimento della giunta regionale del 14 aprile scorso, con il quale si è avviata la ricognizione delle esigenze delle Ater venete per aggiornare i programmi finanziati nell'ambito del Piano strategico delle politiche per la casa, approvato nel luglio 2013.
«Con tale deliberazione la Giunta spiega l'assessore Lanzarin -, ben lungi dal voler affossare le iniziative a suo tempo programmate su segnalazione delle Ater, la Giunta regionale ha prorogato la scadenza per l'avvio dei relativi interventi al 31 dicembre 2017 e ha avviato una ricognizione per verificare l'eventuale necessità, per problematiche sopravvenute in conseguenza della crisi economica e delle mutate condizioni del mercato immobiliare, di sostituire gli interventi inizialmente previsti con altri di più immediata attuazione». «In particolare prosegue Lanzarin - per quanto riguarda la realizzazione dei 36 nuovi alloggi da parte dell'Ater di Rovigo, l'azienda aveva richiesto di prorogare l'inizio dei lavori che, con il provvedimento appena citato, viene quindi accordata fino al 31 dicembre 2017».
Dunque nessuno stop, ma la Regione precisa che «in alternativa l'Ater potrebbe chiedere la sostituzione con altri interventi di più immediata attuazione, tali comunque da garantire un incremento del patrimonio immobiliare almeno pari a quello originariamente previsto. Potrebbe, per esempio, sostituire gli interventi di nuova costruzione con l'acquisto o ristrutturazione di un numero almeno pari di alloggi, in accordo, tra l'altro, con le politiche di contenimento del consumo del suolo in corso di approvazione da parte del Consiglio regionale».
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«L'Ater ha tempo fino a dicembre per avviare questi alloggi», la replica della Regione, che per bocca dell'assessore all'Edilizia pubblica residenziale Manuela Lanzarin spiega che questi timori nascono probabilmente dal provvedimento della giunta regionale del 14 aprile scorso, con il quale si è avviata la ricognizione delle esigenze delle Ater venete per aggiornare i programmi finanziati nell'ambito del Piano strategico delle politiche per la casa, approvato nel luglio 2013.
«Con tale deliberazione la Giunta spiega l'assessore Lanzarin -, ben lungi dal voler affossare le iniziative a suo tempo programmate su segnalazione delle Ater, la Giunta regionale ha prorogato la scadenza per l'avvio dei relativi interventi al 31 dicembre 2017 e ha avviato una ricognizione per verificare l'eventuale necessità, per problematiche sopravvenute in conseguenza della crisi economica e delle mutate condizioni del mercato immobiliare, di sostituire gli interventi inizialmente previsti con altri di più immediata attuazione». «In particolare prosegue Lanzarin - per quanto riguarda la realizzazione dei 36 nuovi alloggi da parte dell'Ater di Rovigo, l'azienda aveva richiesto di prorogare l'inizio dei lavori che, con il provvedimento appena citato, viene quindi accordata fino al 31 dicembre 2017».
Dunque nessuno stop, ma la Regione precisa che «in alternativa l'Ater potrebbe chiedere la sostituzione con altri interventi di più immediata attuazione, tali comunque da garantire un incremento del patrimonio immobiliare almeno pari a quello originariamente previsto. Potrebbe, per esempio, sostituire gli interventi di nuova costruzione con l'acquisto o ristrutturazione di un numero almeno pari di alloggi, in accordo, tra l'altro, con le politiche di contenimento del consumo del suolo in corso di approvazione da parte del Consiglio regionale».
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