La Provincia in mano alla Procura

Giovedì 23 Marzo 2017
La Provincia in mano alla Procura
Appare sempre più difficile la situazione generale delle Province italiane, così come denunciato nei giorni scorsi in maniera tanto plateale, quanto emblematica, dal presidente dell'ente polesano Marco Trombini. Il numero uno di Palazzo Celio aveva inscenato una singolare protesta presentandosi in canottiera per far percepire le notevoli difficoltà della struttura da lui gestita, relativamente alla mancanza di finanziamenti per le funzioni che la Provincia è chiamata a espletare.
Nel contempo era stata annunciata la presentazione di un esposto in Procura, avvenuta ieri. Si tratta di una sorta di autotutela che Trombini ha voluto firmare per rendere nota la problematica e percepire il disagio nell'impossibilità di eseguire le potenziali migliorie richieste dal territorio a più livelli. «Non sono mai pervenute a oggi azioni legali da parte dei Comuni polesani - spiega il presidente della Provincia - ma non nego che ricevo quotidianamente molte lettere di lamentela da parte dei sindaci. La situazione è insostenibile».
La questione è stata affrontata di recente in una riunione dei presidenti di Provincia, nella quale l'omologo vicentino Achille Variati, alla guida anche dell'Unione delle Province d'Italia, ha preso atto delle rimostranze dei colleghi e si è concordato insieme un piano d'azione.
Analoghe lettere saranno presentate dai presidenti delle altre Province nei prossimi giorni nelle rispettive Procure e il tema sarà affrontato in vari modi, per dare un chiaro segnale e allo stesso tempo una presa di coscienza significativa. A Rovigo se ne parlerà nell'assemblea dei sindaci di lunedì 27 a Palazzo Celio, e ogni singola Provincia valuterà l'azione più idonea nel proprio territorio. Qualora tutto ciò non dovesse sortire alcuna conseguenza, la fase successiva di attuazione prevede la presentazione di tutte le fasce degli amministratori provinciali al Quirinale al presidente della Repubblica e la volontà finale di presentare le dimissioni di massa.
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