LA POLEMICA
ROVIGO Non è passato nemmeno un giorno da quando l'assessore

Sabato 18 Novembre 2017
LA POLEMICA ROVIGO Non è passato nemmeno un giorno da quando l'assessore
LA POLEMICA
ROVIGO Non è passato nemmeno un giorno da quando l'assessore comunale Susanna Garbo, insieme al presidente del consiglio comunale Paolo Avezzù, hanno spedito una rimostranza scritta ad Asm Spa in merito al manifesto dell'Armony Restaurant Night Club di Bondeno, segnalando il disagio del papà di un bambino di 8 anni davanti alle immagini, ritenute troppe sexy e provocanti, di Brigitta Bulgari e altre tre pornostar.
BRAGHETTONI DI CARTA
Nella prima mattinata di ieri il cartellone situato davanti a Ponte Marabin è stato mascherato in alcune parti. Un provvedimento che Asm non era mai stata costretta a prendere, prima d'ora. «Siamo davanti a una vera e propria ipocrisia: a questo punto anche i manifesti giganti di alcune famose industrie di abbigliamento intimo e di calze dovrebbero essere tolti o oscurati, in quanto le ragazze indossano perizoma, calze autoreggenti e hanno spesso e volentieri i seni ben in mostra - afferma la titolare dell'Armony, Renza Bulgarelli - Mi chiedo come mai il Comune di Rovigo non abbia mai fatto alcun tipo di provvedimento contro questi cartelloni. Forse perché è più facile andare contro una piccola azienda piuttosto che a un marchio famoso. Comunque faccio notare che Asm ha chiamato prima me, per sapere se poteva oscurare le due foto 6x3, in quanto temeva una mia potenziale rivalsa giudiziaria. Ho dato parere favorevole, anche perché con loro non ho mai avuto alcun tipo di problemi. Lo stesso non posso dire con il Comune di Rovigo, visto che già qualche anno fa un assessore di sinistra aveva avuto da ridire su un nostro manifesto».
COMMISSIONE D'INCHIESTA
La foto della pornostar è stata parzialmente oscurata con un adesivo azzurro sui seni, mentre la foto che annuncia le serate di fine dicembre è stata censurata, sempre in azzurro, nella zona inguinale di una delle ragazze.
«A questo punto ci attendiamo anche una commissione d'inchiesta pure sui cartelloni pubblicitari - precisa Giovanni Pasquin, direttore amministrativo di Asm Rovigo - Prima di pubblicare le due immagini abbiamo fatto una riunione ed è emerso che le foto non erano assolutamente scandalose: non capisco tutta questa improvvisa attenzione. Verso altre pubblicità, anche molto più osè di quella dell'Armony, non è stato detto nulla. Noi siamo pagati per riempire gli spazi pubblicitari rimasti vuoti: all'inizio di quest'anno, ci era stato chiesto dal Comune di togliere un altro manifesto dell'Armony, ma in quel caso la pubblicità era già scaduta».
LA DIFESA DELL'ASSESSORE
Dal canto suo l'assessore Garbo non torna sui suoi passi, anzi spiega meglio il motivo che l'ha portata a compiere questo gesto. «Non mi ritengo una bacchettona e giudico fondamentale il diritto alla libertà - spiega -, ma il rispetto della dignità femminile e dei diritti dei bambini è assolutamente indiscutibile. Ci sono tanti modi per pubblicizzare i propri eventi, ma un genitore che segnala il proprio disagio nel portare a scuola il figlio va sicuramente ascoltato e tutelato». Di tutta questa vicenda sicuramente quella che ha tratto maggior vantaggio è stato il night club di Bondeno, in barba ai 260 euro di pubblicità versati per dieci giorni ad Asm.
Marco Scarazzatti
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