La lite su Jacob Cohen mette a rischio 50 posti

Sabato 16 Dicembre 2017
ADRIA
I jeans Jacob Cohen non sono per tutte le tasche. E a proposito di tasche, a piangere sono quelle di chi, in questi ultimi anni, i capi luxury denim li ha realizzati: 50 operaie specializzate della Blue Service, equamente divise fra un laboratorio ad Adria e uno a Cavarzere, che si sono ritrovate improvvisamente senza lavoro perché la licenziataria del noto marchio, la Giada spa, ha improvvisamente interrotto gli ordini. Dietro a tutto, un contenzioso fra società con lo spostamento di parte della produzione dal Veneto alla Sicilia.
LA RIUNIONE
Il tavolo convocato in Regione ha registrato una situazione di stallo, con i toni che si sono fatti spigolosi. «A noi non interessa delle vostre liti, sta di fatto che in questa maniera non si va a una soluzione, bensì alla rottura totale», hanno sbottato i sindacalisti. In una nota congiunta Femca Cisl e Filctem Cgil di Venezia e Rovigo, per voce di Francesco Coco ed Enrico Rigolin, e di Davide Stoppa e Fabio Zampirolli, sottolineano come «le questioni sono ormai legali: il contenzioso coinvolge Jacob Cohen e Giada Spa per la revoca della licenza in una lite giudiziaria, in Tribunale a Rovigo e a Milano».
Il marchio dell'alta moda, infatti, fa capo alla famiglia Bartelle, ma la licenziataria da anni è la Giada spa, riconducibile alla famiglia Catania. La licenza scadrà nel 2021, intanto Giada fa numeri da capogiro tentando la scalata al marchio. Al tavolo in Regione erano seduti anche gli avvocati delle società.
IL GIUDIZIO
«Risultato assolutamente interlocutorio - notano i sindacati - in attesa dei pronunciamenti dei giudici. In questi giorni il Tribunale di Rovigo esaminerà il reclamo presentato da Giada. L'anomalia sta nel vedere tre aziende sane che si affrontano a suon di articoli di legge, mentre in mezzo a tutto ciò 50 lavoratori rischiano di perdere il lavoro».
La cosa più probabile al momento è una proroga della cassa integrazione ordinaria, che scade a gennaio. Cgil e Cisl fanno sapere che nella mattina di mercoledì terranno un'assemblea sindacale e «nello stesso giorno Blue Service chiederà ai soci la ricapitalizzazione dell'azienda, rispetto alla quale in Regione il socio di maggioranza si è detto più volte disponibile a immettere liquidità».
Francesco Campi
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