L'utile vola a 1,1 milioni, i correntisti ora sono 33mila

Sabato 21 Aprile 2018
I NUMERI
ROVIGO Sono numeri di consolidamento quelli espressi da Palazzo Casalini dal presidente di RovigoBanca Lorenzo Liviero e dal direttore generale Ruggero Lucin e che saranno presentati all'assemblea dei soci in prima istanza il 27 aprile, ma come da prassi soprattutto in seconda convocazione sabato 28 nella sala Bisaglia del Censer di Rovigo.
OLTRE CINQUEMILA SOCI
Agli oltre 5mila soci, verrà evidenziata una raccolta complessiva arrivata a 936 milioni di euro nel corso del 2017, con una buona inversione di tendenza in particolare per quanto riguarda gli impieghi, vale a dire l'utile (455 milioni), ad evidenziare i primi, seppur ancora deboli e lontani dalle altre realtà provinciali venete, segnali di ripresa economica in Polesine. Centro nevralgico dell'attività resta il settore delle famiglie, che rappresenta il 36% degli affidamenti complessivi, cui sono dedicati i servizi delle venti filiali diffuse tra Adige e Po, con alcuni passaggi anche oltre confine nella Bassa Padovana (Masi) e nel Ferrarese (Portomaggiore). L'istituto ha saputo inoltre contrarre i crediti non performing del 7%, aumentando nel contempo il grado complessivo di copertura degli stessi dal 49,5% al 51,0%.
UTILE A QUOTA 1,1 MILIONI
L'esercizio si è chiuso con un utile netto pari a 1,1 milioni di euro, con un efficientamento generale legato anche a oneri straordinari per favorire l'accesso anticipato alle prestazioni pensionistiche di alcuni dipendenti, al fine di ridurre prospetticamente gli oneri del personale. I dipendenti attualmente sono 156, mentre i correntisti continuano a far segnare dati positivi in costante aumento e hanno toccato quota 33mila unità. RovigoBanca ha potuto affrontare il lungo periodo di difficoltà dell'economia locale grazie ad una posizione di liquidità equilibrata con attività finanziarie per 420 milioni di euro e un rapporto molto favorevole tra impieghi e depositi, pari al 70,7%.
Le dinamiche economiche sono state indubbiamente favorevoli, trainate da un margine di intermediazione in crescita da 23,9 milioni di euro a 25, mentre il patrimonio di vigilanza si è attestato a 61,4 milioni, e i coefficienti patrimoniali, in rafforzamento, hanno potuto individuare un Core Tier One al 14,23% ed un Total Capital Ratio al 16,05%, ampiamente superiori ai livelli di riferimento della Banca d'Italia e praticamente raddoppiati negli ultimi 5 anni.
A.Gar.
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