IL PROGETTO
ROVIGO L'Ulss 5 diventa capofila del programma regionale volto alla prevenzione degli incidenti domestici. Aiuto sono in casa in tour, questo il nome dell'iniziativa, sarà articolato su tutto il territorio veneto fino a dicembre. Verranno coinvolti gli alunni delle scuole dell'infanzia e delle primarie, come ambasciatori della sicurezza verso i più piccoli e verso i loro nonni.
IL PROBLEMA
Gli infortuni domestici costituiscono un problema di salute di grandi dimensioni: nel nostro Paese, ogni anno, circa ottomila persone perdono la vita, più del doppio rispetto ai morti per incidenti stradali. La maggior parte di questi incidenti è prevedibile ed evitabile, mediante l'adozione di comportamenti adeguati e di modifiche, talora anche piccole, degli ambienti di vita per renderli più sicuri.
IL COMMENTO
«La cultura della sicurezza - spiega Lorenza Gallo, direttore del Servizio Igiene e sanità pubblica del Dipartimento di Prevenzione dell'Ulss 5, coordinatrice del programma regionale - si costruisce fin da piccoli ed è basata su informazione, conoscenza e consapevolezza. Per questo il programma regionale prevede azioni e materiali pensati proprio per i bambini, ma capaci di spingere anche gli adulti a una maggiore attenzione verso comportamenti e scelte che riguardano l'ambiente domestico. Si tratta di un'educazione collettiva che coinvolge davvero l'intera comunità: dagli operatori sanitari a tutti i cittadini, di ogni fascia di età».
ROVIGO L'Ulss 5 diventa capofila del programma regionale volto alla prevenzione degli incidenti domestici. Aiuto sono in casa in tour, questo il nome dell'iniziativa, sarà articolato su tutto il territorio veneto fino a dicembre. Verranno coinvolti gli alunni delle scuole dell'infanzia e delle primarie, come ambasciatori della sicurezza verso i più piccoli e verso i loro nonni.
IL PROBLEMA
Gli infortuni domestici costituiscono un problema di salute di grandi dimensioni: nel nostro Paese, ogni anno, circa ottomila persone perdono la vita, più del doppio rispetto ai morti per incidenti stradali. La maggior parte di questi incidenti è prevedibile ed evitabile, mediante l'adozione di comportamenti adeguati e di modifiche, talora anche piccole, degli ambienti di vita per renderli più sicuri.
IL COMMENTO
«La cultura della sicurezza - spiega Lorenza Gallo, direttore del Servizio Igiene e sanità pubblica del Dipartimento di Prevenzione dell'Ulss 5, coordinatrice del programma regionale - si costruisce fin da piccoli ed è basata su informazione, conoscenza e consapevolezza. Per questo il programma regionale prevede azioni e materiali pensati proprio per i bambini, ma capaci di spingere anche gli adulti a una maggiore attenzione verso comportamenti e scelte che riguardano l'ambiente domestico. Si tratta di un'educazione collettiva che coinvolge davvero l'intera comunità: dagli operatori sanitari a tutti i cittadini, di ogni fascia di età».
