L'INIZIATIVA
ROVIGO Un'invasione di reti in una festa che ha davvero dato, com'era nelle intenzioni, Un calcio all'indifferenza. E anche a pregiudizi e luoghi comuni. Senza retorica, ma con la forza dello sport, con consiglieri rigidamente leghisti che felici di aver partecipato a un momento costruttivo, si sono fatti fotografare sorridenti, abbracciati ai migranti. Immagini e momenti che valgono più di tanti trattati sociologici.
IL PROGETTO
Perché quella andata in scena ieri mattina al Gabrielli, organizzata dalla Uisp e con il patrocinio di otto Comuni quali Rovigo, Costa, Bosaro, Polesella, Pontecchio, San Martino, Villadose e San Bellino, e il supporto di Legambiente che ha organizzato il terzo tempo, è stata un'iniziativa che ha davvero colpito nel segno. Il risultato non è stato tanto nella doppia vittoria della Porto Alegre, la squadra dei migranti che milita nel campionato Uisp, 5-1 sulla rappresentativa degli amministratori (nonostante il rinforzo straniero con il portiere padovano che milita in Eccellenza, Enrico Maria Malachin) e 4-1 sulla squadra mista, con altri amministratori e altri richiedenti asilo, quanto nella capacità di condividere un momento simbolico che potenza dello sport, ha visto trionfare la voglia di abbattere le barriere.
INSIEME
A dare il calcio d'inizio al primo dei due incontri sono stati il presidente della Provincia Marco Trombini, insieme al vicepresidente e sindaco di San Martino Vinicio Piasentini, all'assessore allo Sport del Comune di Rovigo Luigi Paulon, e al dirigente dell'Uisp Angelo Maffione. Con il consigliere comunale leghista e dirigente Uisp, Giancarlo Andriotto commissario tecnico, due primi cittadini hanno calcato il campo, Simone Ghirotto di Pontecchio e Daniele Panella di Bosaro, insieme, fra gli altri, all'ex assessore e consigliere di Villadose Luca Renesto, al consigliere di San Martino Gabriele Casarin e a quelli rodigini Michele Aretusini, Andrea Denti e Mattia Moretto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROVIGO Un'invasione di reti in una festa che ha davvero dato, com'era nelle intenzioni, Un calcio all'indifferenza. E anche a pregiudizi e luoghi comuni. Senza retorica, ma con la forza dello sport, con consiglieri rigidamente leghisti che felici di aver partecipato a un momento costruttivo, si sono fatti fotografare sorridenti, abbracciati ai migranti. Immagini e momenti che valgono più di tanti trattati sociologici.
IL PROGETTO
Perché quella andata in scena ieri mattina al Gabrielli, organizzata dalla Uisp e con il patrocinio di otto Comuni quali Rovigo, Costa, Bosaro, Polesella, Pontecchio, San Martino, Villadose e San Bellino, e il supporto di Legambiente che ha organizzato il terzo tempo, è stata un'iniziativa che ha davvero colpito nel segno. Il risultato non è stato tanto nella doppia vittoria della Porto Alegre, la squadra dei migranti che milita nel campionato Uisp, 5-1 sulla rappresentativa degli amministratori (nonostante il rinforzo straniero con il portiere padovano che milita in Eccellenza, Enrico Maria Malachin) e 4-1 sulla squadra mista, con altri amministratori e altri richiedenti asilo, quanto nella capacità di condividere un momento simbolico che potenza dello sport, ha visto trionfare la voglia di abbattere le barriere.
INSIEME
A dare il calcio d'inizio al primo dei due incontri sono stati il presidente della Provincia Marco Trombini, insieme al vicepresidente e sindaco di San Martino Vinicio Piasentini, all'assessore allo Sport del Comune di Rovigo Luigi Paulon, e al dirigente dell'Uisp Angelo Maffione. Con il consigliere comunale leghista e dirigente Uisp, Giancarlo Andriotto commissario tecnico, due primi cittadini hanno calcato il campo, Simone Ghirotto di Pontecchio e Daniele Panella di Bosaro, insieme, fra gli altri, all'ex assessore e consigliere di Villadose Luca Renesto, al consigliere di San Martino Gabriele Casarin e a quelli rodigini Michele Aretusini, Andrea Denti e Mattia Moretto.
