L'imbarazzo del Pd per il sostegno della Passadore

Lunedì 25 Giugno 2018
L'imbarazzo del Pd per il sostegno della Passadore
LE REAZIONI
ADRIA «Il voto è un diritto e un dovere da esercitare appieno anche in caso di ballottaggio tra chi non si è sostenuto al primo turno. Vincerà comunque quello che, piaccia o no, sarà anche il mio sindaco. E anche questa volta il mio voto va a destra, a Lamberto Cavallari».
Per tutta la domenica del voto a tenere banco in città sono state le dichiarazioni postate su Facebook alle 22.30 di sabato sera del presidente del Csa Sandra Passadore. Le parole di Passadore hanno scatenato diverse reazioni a catena, dividendo la città tra favorevoli e contrari. Dichiarazioni che non sono state accolte positivamente dal quartier generale e dagli aficionados di Barbierato che hanno accusato Cavallari di aver imbarcato sulla sua nave, per conquistare palazzo Tassoni, esponenti delle destra, anche di quella estrema, mentre sui social comparivano facsimili di schede elettorali con tanto di simboli nazisti accanto a quelli del Pd e della Bobosindaco.
ACCUSE E REPLICHE
Dalla parte di Cavallari si replicava accusando Barbierato di essere espressione della sinistra estrema e di avere all'interno della sua cerchia, direttamente o indirettamente, alcuni rappresentanti della sinistra adriese già vecchia prima della caduta del muro di Berlino. «La dichiarazione via Facebook della presidente Passadore a mio favore avrebbe creato imbarazzo nella mia coalizione?», si chiedeva ieri Cavallari, che per tutta la mattinata è rimasto fuori città, a circa 300 chilometri da Adria, a Borgo Val di Taro, a seguire nella località del parmense, come componente del direttivo nazionale Anpas, una simulazione di intervento di squadre di soccorritori da tutta Italia. A Borgo Val di Taro era impegnata anche la Croce Verde Adria di cui Cavallari è vicepresidente: «Sinceramente non mi sorprende - aveva proseguito il candidato sindaco - Mai avrei pensato che la destra avrebbe preferito una coalizione sostenuta da Leu e dalla sinistra, con simpatizzanti dichiaratamente di Rifondazione. Nessun imbarazzo quindi, nè per me nè per la mia coalizione, per la dichiarazione di voto di Passadore: c'è un 40 per cento di elettori che non avevano votato per me o per Barbierato. Siamo convinti che oltre al voto della presidente Passadore ce ne saranno molti altri».
SCINTILLE DALLA BOBOSINDACO
Le sue dichiarazioni saranno poi smentite dai fatti. La tensione del momento era palpabile anche in alcune affermazioni da parte della Bobosindaco, in cui velatamente si faceva riferimento agli uomini di Barbierato definendoli zecche dal momento che i rappresentanti di lista non staccavano gli occhi dai seggi ed erano presenti nello stessa sezione elettorale con due o tre esponenti, uno per ognuna delle liste di Barbierato. Nonostante l'appoggio sotto traccia di alcuni settori del centrodestra, e le dichiarazioni palesi di Passadore, che hanno creato parecchi mal di pancia nel Pd, l'appoggio della presidente della Casa di riposo e leader di Forza Adria, invece di creare un valore aggiunto hanno peggiorato la situazione, visto che molti elettori a microfoni spenti hanno ritenuto le parole di Passadore inopportune e pericolose per Cavallari. E il risultato del voto, alla fine, ha confermato i timori.
G.Fra.
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