L'EVENTO
ROVIGO Non sempre bagnata fa rima con fortunata. Perché la fiera, ieri, ha perso la sua grande giornata, la domenica pomeriggio che da sempre è il momento clou.
Il maltempo arrivato nel primo pomeriggio, infatti, ha fatto scappare chi era già venuto anche da fuori città al mattino per concedersi tutta la giornata tra le bancarelle e un pranzo per strada con piadine, panini e altro, se non al ristorante. E ha tenuto a casa chi aveva intenzione di venire come sempre subito dopo pranzo per fermarsi fino a sera.
Il panorama pomeridiano era desolante, con poca gente in giro e tante bancarelle chiuse. La situazione a quel punto non è più migliorata, visto che qualche goccia ogni tanto è caduta ancora, per poi rimettersi a piovere la sera. Un po' di rodigini sono riapparsi per le strade e tra le bancarelle che riaprivano quando si poteva, ma era impossibile il salvataggio della giornata migliore di tutti i quattro della fiera, quella più attesa dagli ambulanti.
Certo ci sarà ancora il marti franco domani, ma sarà soprattutto la giornata dei rodigini, non dei visitatori da fuori città e addirittura fuori provincia, bloccati dal lavoro.
EXPOROVIGO
Gli amanti della qualità troveranno pane per i loro denti al Censer. Fra gli stand presenti alla fiera campionaria che chiuderà i battenti domani, ce n'è anche uno dal sapore particolare. È quello allestito, nel padiglione E, dal Sindacato provinciale panificatori che aderisce a Confcommercio. «Obiettivo della nostra presenza - spiega il presidente Bruno Rondina - è quello di sensibilizzare i consumatori sul fatto che se il pane è fresco, genuino, impastato ogni notte dal fornaio artigianale, non solo rappresenta un elemento principe della dieta mediterranea, ma è fonte importante di salute e benessere: al di fuori dei nostri forni artigiani, il pane viene spesso venduto come fresco, mentre è surgelato, precotto e composto da materie prime che in gran parte provengono dall'Est europeo. Come Federazione panificatori chiederemo una legge che obblighi l'evidenza in etichetta della data e luogo di produzione e di certificare la provenienza e la tracciabilità degli ingredienti del pane».
L'invito è soprattutto a chi il pane lo deve consumare. «Forse non tutti sanno che c'è pane e pane si legge nel volantino distribuito allo stand, con tanto di ricetta della torta moia, insieme a tanti prodotti per gustare la differenza - l'Organizzazione mondiale della sanità raccomanda un consumo giornaliero di pane pari a 250 grammi, ma quello fresco, genuino, impastato e sfornato in giornata, lo trovi solo dal tuo fornaio di fiducia».
Francesco Campi
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROVIGO Non sempre bagnata fa rima con fortunata. Perché la fiera, ieri, ha perso la sua grande giornata, la domenica pomeriggio che da sempre è il momento clou.
Il maltempo arrivato nel primo pomeriggio, infatti, ha fatto scappare chi era già venuto anche da fuori città al mattino per concedersi tutta la giornata tra le bancarelle e un pranzo per strada con piadine, panini e altro, se non al ristorante. E ha tenuto a casa chi aveva intenzione di venire come sempre subito dopo pranzo per fermarsi fino a sera.
Il panorama pomeridiano era desolante, con poca gente in giro e tante bancarelle chiuse. La situazione a quel punto non è più migliorata, visto che qualche goccia ogni tanto è caduta ancora, per poi rimettersi a piovere la sera. Un po' di rodigini sono riapparsi per le strade e tra le bancarelle che riaprivano quando si poteva, ma era impossibile il salvataggio della giornata migliore di tutti i quattro della fiera, quella più attesa dagli ambulanti.
Certo ci sarà ancora il marti franco domani, ma sarà soprattutto la giornata dei rodigini, non dei visitatori da fuori città e addirittura fuori provincia, bloccati dal lavoro.
EXPOROVIGO
Gli amanti della qualità troveranno pane per i loro denti al Censer. Fra gli stand presenti alla fiera campionaria che chiuderà i battenti domani, ce n'è anche uno dal sapore particolare. È quello allestito, nel padiglione E, dal Sindacato provinciale panificatori che aderisce a Confcommercio. «Obiettivo della nostra presenza - spiega il presidente Bruno Rondina - è quello di sensibilizzare i consumatori sul fatto che se il pane è fresco, genuino, impastato ogni notte dal fornaio artigianale, non solo rappresenta un elemento principe della dieta mediterranea, ma è fonte importante di salute e benessere: al di fuori dei nostri forni artigiani, il pane viene spesso venduto come fresco, mentre è surgelato, precotto e composto da materie prime che in gran parte provengono dall'Est europeo. Come Federazione panificatori chiederemo una legge che obblighi l'evidenza in etichetta della data e luogo di produzione e di certificare la provenienza e la tracciabilità degli ingredienti del pane».
L'invito è soprattutto a chi il pane lo deve consumare. «Forse non tutti sanno che c'è pane e pane si legge nel volantino distribuito allo stand, con tanto di ricetta della torta moia, insieme a tanti prodotti per gustare la differenza - l'Organizzazione mondiale della sanità raccomanda un consumo giornaliero di pane pari a 250 grammi, ma quello fresco, genuino, impastato e sfornato in giornata, lo trovi solo dal tuo fornaio di fiducia».
Francesco Campi