L'ANALISI
ROVIGO Nel 2017 l'export manufatturiero in Polesine è tornato

Giovedì 24 Maggio 2018
L'ANALISI
ROVIGO Nel 2017 l'export manufatturiero in Polesine è tornato a superare il livello pre-crisi: non è la prima volta che capita dal 2008, ma dopo i ripiegamenti registrati nel 2013 e nel 2016, le elaborazioni di Intesa Sanpaolo su dati Istat indicano che lo scorso anno il manifatturiero in provincia di Rovigo ha avuto esportazioni pari a 1,359 miliardi di euro e un incremento dell'undici per cento rispetto al valore economico di 1,224 miliardi di euro segnato nel 2008. Nel commercio con l'estero, così, il Polesine ha un saldo commerciale manifatturiero attivo di 394 milioni di euro, rispetto ai 966 milioni di euro di importazioni nel 2017.
BUONE PROSPETTIVE
Il saldo non è attivo in tutti i settori, ma per il distretto ittico del Polesine, per esempio, che conferma nel 2017 un saldo commerciale negativo con 43 milioni di euro di export e 158 milioni di importazioni, ci sono tuttavia molte notizie positive: in un solo anno ha più che raddoppiato il valore economico delle esportazioni, che nel 2016 era stato pari a 21,49 milioni di euro e inferiore del 10 per cento al valore del 2006.
Sono solo alcuni dei dati esposti dal presidente della Cassa di risparmio del Veneto Federico Meo, insieme al vicepresidente Fabio Ortolan, a Giovanni Foresti e Anna Maria Moressa, nella sede della banca in via Mazzini a Rovigo.
L'AZIENDA ACQUA
Foresti e Moressa, entrambi della Direzione studi e ricerche Intesa Sanpaolo, hanno curato uno studio sull'andamento dell'economia del Polesine, con un focus sull'eccellenza del distretto ittico. «L'approfondimento dedicato alla filiera ittica indica il forte interesse che la Cassa ha sempre avuto per questo territorio», ha commentato Meo, ricordando anche le numerose iniziative culturali sostenute in provincia dall'istituto di credito. Il focus sul distretto ittico mostra un settore che in Polesine non ha ancora superato completamente alcuni livelli pre-crisi, ma gode comunque di migliore salute rispetto al vicino distretto veneziano. Per esempio, tra il 2006 e il 2016 le politiche comunitarie di finanziamento per la dismissione delle imbarcazioni hanno sì ridotto il numero di natanti in Polesine (meno 17 per cento), ma in misura minore alla media del Veneto (meno 23 per cento).
E a questa riduzione numerica è tuttavia corrisposto nella flotta polesana un aumento della stazza media delle imbarcazioni (più 56,5 per cento) e della potenza dei motori (più 29,6 per cento), come non è successo alle altre marinerie: Chioggia, Caorle e Venezia sono tutte in perdita in queste classifiche. Il Polesine, invece, ha i pescherecci più vetusti, con 36 anni d'età media della flotta, rispetto ai 32 anni del Veneto.
LE IMPRESE
Il numero delle imprese attive nella filiera ittica in Polesine, pari a 2.128 nel 2016, è positivo rispetto alle 2.043 iscritte nel 2010 alla Camera di commercio. Le 2.128 aziende della filiera ittica polesana sono quasi il 57 per cento del totale delle attività regionali e oltre il 96 per cento operano nella produzione primaria: 1.360 sono impegnate nella sola acquacoltura.
La produzione d'allevamento ha assorbito il forte calo di addetti alla pesca (meno 2.495 occupati in Veneto tra il 2006 e il 2016), insieme al netto aumento sia in Polesine sia nel Veneziano (più 176 per cento) delle persone impegnate nel commercio al dettaglio dei prodotti ittici.
Quanto alla produzione locale dei mercati ittici, Pila-Porto Tolle ha rappresentato il 42,4 per cento del totale regionale nel 2016, con un aumento del 12,4 per cento rispetto al 2006, e ha fatto segnare un aumento in termini di valore economico del 53,2 per cento nel decennio, da 11,11 milioni di euro nel 2006 a 17,02 milioni nel 2016. Nello stesso periodo è in perdita Scardovari: meno 22,3 per cento la produzione, meno 8,6 per cento il valore economico. Cresce anche la produzione del mercato di Porto Viro (più 13,7 per cento), ma il valore economico resta quasi invariato (più 0,2).
Nicola Astolfi
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci