Invito a vendere tutte le quote

Mercoledì 29 Marzo 2017
Invito a vendere tutte le quote
La Corte dei conti sgrida la Provincia per le partecipazioni societarie e per i derivati. Nessuna condotta illecita ravvisata, ma raccomandazioni che dovranno essere tenute presente da Palazzo Celio nelle scelte future anche nel predisporre il bilancio, la parte più delicata.
Meglio partire da questo. Nel controllo che la Corte dei conti esegue sugli enti pubblici, l'organismo di Venezia ha esaminato il bilancio 2014 dell'amministrazione presieduta da Marco Trombini. La Corte ha rilevato che la Provincia ha in mano due derivati che pesano per il 17 per cento sul debito e nel 2014 hanno prodotto un flusso negativo per poco più di un milione, con un peso sulle entrate del 3,22 per cento. Di fronte a tale dato, non è stato costituito un fondo a tutela dei rischi, rileva la Corte nel raccomandare di crearlo. Palazzo Celio ha ribattuto comunque che tali derivati sono stati fatti nel 2006 per garantirsi dall'oscillazione del tasso variabile di un prestito obbligazionario e secondo le stime sull'andamento dei mercati (sull'Euribor a sei mesi), i numeri dovrebbero restare bassi, compensati dal livello elevato stimato dei differenziali tra loro. L'ente ritiene che stante il quadro attuale, il flusso negativo dovrebbe mantenersi sul 3,35 per cento, oltre al fatto che uno dei due derivati serve a coprire i rischi dell'altro e una rescissione anticipata comporterebbe oneri ben maggiori. Casomai sarebbe meglio una ristrutturazione del debito. La Provincia negli anni scorsi, proprio con operazioni di finanza, aveva incassato 4,5 milioni che avevano ridotto il debito da 41 milioni a 36, venendo citata a esempio in tutta Italia.
In quanto alle partecipazioni societarie, la Corte dei conti ha rilevato che Palazzo Celio ne detiene in aeroporto di Verona, Censer e Interporto, e ha sottolineato che i passivi di queste società incidono sulle spese per il 2,68 per cento. La Provincia ha spiegato che non sono previsti aumenti di capitale e non vi parteciperebbe, anzi ha cercato di vendere, senza riuscirci, le quote dell'Interporto. Alla fine la Corte ha suggerito di continuare nel tentativo di vendere.
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci