Incendio, madre e figlio senza casa

Mercoledì 15 Agosto 2018
EX CASE ATER
ROVIGO Le fiamme si sono levate alte dentro l'appartamento al terzo piano dell'appartamento di via Degan, con lingue di fuoco che uscivano dalle finestre: nel cuore della notte scorsa, attorno alle 4, l'inferno si è improvvisamente materializzato nella zona residenziale di ex case Ater, quasi tutte ormai riscattate e divenute di proprietà, fra via De Gasperi, via Gramsci e viale Alfieri, in Commenda. Un incendio di vaste dimensioni che ha portato cautelativamente all'evacuazione di tutte le famiglie che vivono nello stabile.
ANZIANA IN OSPEDALE
Le due persone residenti nell'appartamento arso dalle fiamme, madre e figlio, si sono svegliate in tempo, con il fumo che aveva comunque già invaso ogni stanza, riuscendo a uscire prima che il divampare del fuoco sbarrasse loro la strada e rendesse una trappola la loro stessa casa. La donna, anche in considerazione della sua età, è stata subito trasportata al pronto soccorso dall'ambulanza del Suem e ricoverata precauzionalmente per un principio di intossicazione visto il fumo che aveva comunque respirato. I pompieri sono intervenuti in forze, lavorando per ore e ore. Oltre alle operazioni di spegnimento vero e proprio dell'incendio, con abbondante utilizzo di idranti, e il preventivo taglio di alcuni rami degli alberi che si ergono di fronte al condominio, in modo da raggiungere le finestre con l'autoscala, è stato poi necessario anche provvedere allo smassamento di mobilio e suppellettili, carbonizzate ed ancora ardenti. Quello che era l'arredamento della casa, infatti, è stato divorato dal fuoco e, prima di poter definire concluso il loro intervento, i pompieri hanno dovuto spostare e stendere tutto, assicurandosi che ogni minima brace fosse ben spenta, per evitare che le fiamme potessero poi ripartire.
APPARTAMENTO INAGIBILE
L'appartamento, fra la potenza distruttrice del fuoco, quella altrettanto devastante del calore, che ha fatto squagliare di tutto, la pervasività del denso fumo nero che si è sprigionato e, infine, anche il massiccio utilizzo di acqua, è stato letteralmente devastato. Ben poco è rimasto utilizzabile. La casa è stata dichiarata inagibile fino al ripristino delle condizioni minime di sicurezza. Insieme ai vigili del fuoco, che hanno lavorato alacremente dalle 4 fino oltre le 9 di ieri mattina, sul posto anche la polizia e i tecnici del gas, che sono intervenuti per evitare il rischio di esplosioni. Fortunatamente scongiurato. Non sono stati riscontrati dal sopralluogo tecnico dei vigili del fuoco danni strutturali, così che le famiglie evacuate sono potute rientrare nelle rispettive abitazioni. Gli ulteriori accertamenti, condotti anche dalla polizia scientifica, sono serviti per raccogliere tutti gli elementi per poter risalire alle causa che hanno provocato l'incendio. Tutto sembra lasciar pensare che possa essersi trattato di qualcosa di accidentale, come una sigaretta mal spenta o un sovraccarico elettrico, ma al momento non si esclude alcuna ipotesi, con la stessa Procura che è stata costantemente tenuta aggiornata, anche se per la relazione tecnica definitiva servirà qualche giorno.
Francesco Campi
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