In soffitta tutti i divieti anti-smog

Giovedì 11 Ottobre 2018
In soffitta tutti i divieti anti-smog
INQUINAMENTO
ROVIGO Dietrofront sull'ordinanza anti-inquinamento. Il Comune di Rovigo ha revocato l'ordinanza attiva dallo scorso 1 ottobre, permettendo, quindi, a qualunque auto di circolare in tutta la città e nelle sue frazioni. «Ascolto solamente le necessità e le criticità che mi sono state segnalate, in ogni modo, in questi giorni, dai miei cittadini» è il commento del sindaco Massimo Bergamin.
DIETROFRONT
Dopo appena una settimana e mezza dalla sua applicazione, l'ordinanza che tanto aveva fatto discutere gli automobilisti rodigini è stata revocata e allo stato attuale non ne è stata emessa una alternativa. Avrebbe dovuto limitare in maniera pesante il traffico cittadino e anche l'utilizzo di sistemi di riscaldamento a pellet o legna. Per quanto riguarda il traffico, dalle 8,30 alle 18,30 dal lunedì al venerdì, fino a ieri non potevano circolare i veicoli alimentati a benzina senza piombo che non rispettano le normative antinquinamento Euro 0 e 1, oltre a quelli a gasolio che non fossero entro i parametri dell'Euro 3. Anche i motorini, con immatricolazione precedente l'1 gennaio 2000, dovevano rimanere fermi in garage. Con il sistema di allerta a tre livelli (verde, arancione e rosso), era addirittura previsto un peggioramento delle restrizioni. Nei momenti di massima concentrazione di Pm10 nell'aria, ovvero quando si va oltre i quattro giorni consecutivi di sforamento del livello massimo, sarebbero rimaste ferme anche le auto Euro 4 a gasolio. Con il livello rosso, con sforamento dei limiti per 10 giorni di seguito, sarebbero rimasti bloccati anche i veicoli commerciali Euro 4.
TERMOSTATI A 19 GRADI
L'ordinanza, inoltre, imponeva dei limiti alle temperature ambientali, vietando di superare i 19 gradi negli edifici ad uso domestico (case, chiese, scuole, supermercati ed uffici pubblici), limite di 16 gradi centigradi, invece, per le attività industriali. Era vietato l'utilizzo di generatori di calore domestico alimentati a biomassa, come le stufe a pellet. Era persino vietato l'utilizzo dei forni a legna delle pizzerie. Quella delle stufe, inoltre, è una condizione che andava in netto contrasto con le agevolazioni fiscali statali varate nei mesi scorsi.
ACCORDO BACINO PADANO
La normativa comunale seguiva le indicazioni imposte dalla Regione, adottate in coordinamento con le Lombardia ed Emilia Romagna. «Il sindaco sta sempre dalla parte dei cittadini spiega Bergamin Dalla parte delle famiglie, di coloro che non possono permettersi di cambiare auto con facilità, dalla parte dei produttori, degli agricoltori, degli artigiani, dei commercianti e di tutti coloro che hanno bisogno di usare i mezzi per produrre e per spostarsi in città e fuori. L'ordinanza va ritirata perché, in questo momento, vanno chiarite diverse situazioni a partire dalla sua efficacia. Il provvedimento è applicabile solo per i Comuni con più di 30mila abitanti. In Polesine, quindi, solo a Rovigo. Riteniamo, invece, che per contrastare effettivamente lo smog debbano essere adottate misure che coinvolgano tutti i Comuni e non solo Rovigo, che rappresenta il 6,1% della superficie della Provincia. Con questo sottolineo, a scanso di ogni equivoco, che non mi contrappongo a nessuna istituzione o a soggetti particolari. Ascolto solamente le necessità e i problemi che mi sono stati segnalati dai miei cittadini. Detto ciò, insieme all'Ufficio Ambiente e all'assessore Andrea Bimbatti sto già valutando modalità e opportunità per sensibilizzare la cittadinanza rispetto al reale problema dello smog. Nessuno banalizza il problema, ma questo non può mettere in ginocchio una città, delle famiglie, una economia».
Alberto Lucchin
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