«In Crimea figura da dilettanti»

Domenica 23 Aprile 2017
«In Crimea figura da dilettanti»
«Mi chiedo quale finalità reale possono avere delle presunte missioni diplomatiche concepite in modo così dilettantesco». È secco il commento dell'onorevole Diego Crivellari alla vicenda che ha visto protagonista il vicesindaco di Rovigo Ezio Conchi durante la missione della delegazione veneta a Yalta, in Crimea. Un'incomprensione relativa alla firma del gemellaggio fra Rovigo e la città della repubblica prima proclamatasi indipendente dall'Ucraina, poi annessa di fatto alla Federazione Russa, con entrambi i passaggi, avvenuti nel 2014, non riconosciuti da Unione Europea e Stati Uniti e motivo delle tensioni diplomatiche che si sono create con la Russia.
«Non posso firmare un gemellaggio, serve l'ok del sindaco e la delibera del consiglio comunale», ha ripetuto Conchi smorzando gli entusiasmi del sindaco di Yalta Andrej Rostenko che aveva già annunciato come fatto l'accordo, tanto da invitare tutti a cena per festeggiare. Invece, poco dopo l'annuncio, ha abbandonato la tavolata con il conto da pagare. La soluzione che ha evitato una vera e propria crisi diplomatica con la missione veneta, che già in partenza forzava le direttive della diplomazia italiana, è stata trovata nella sottoscrizione di un protocollo di intenti che il vicesindaco di Rovigo ha firmato quasi assediato, con giacca e cravatta prestati per la cerimonia. «Sembra la claudicante sceneggiatura di qualche commedia all'italiana, non delle migliori peraltro aggiunge ancora Crivellari - Duole immaginare che il Veneto o Rovigo possano essere rappresentati così, senza alcun pensiero per le implicazioni di un viaggio istituzionale compiuto in un territorio così caldo».
Da parte del gruppo consiliare della Lega Nord a Palazzo Nodari, tuttavia, arriva il pieno sostegno all'operato di Conchi: «Il sindaco era a conoscenza della sottoscrizione del preaccordo per un futuro gemellaggio». «Dal mio punto di vista sottolinea il vicepresidente del consiglio Riccardo Ruggero - si tratta di un'ottima iniziativa. Come Lega siamo sempre stati a favore di Putin».
Frasi che sembrano mettere al riparo Conchi dal possibile fuoco amico che, in realtà, in questi giorni non è mancato, anche se per altre questioni ben distanti dalla diplomazia internazionale, ma a loro modo transfrontaliere. Le tensioni interne a Forza Italia, infatti, sono deflagrate in occasione del consiglio comunale sulla fusione fra Polesine Acque e Cvs, con le schermaglie verbali fra Giacomo Sguotti ed il capogruppo Vani Patrese. La frattura a colpi di «Forza Italia sono io», trova il commento laconico del coordinatore comunale Valter Roana: «Forza Italia è una sola: chi fa cagnara e chiede la mia testa e quella del senatore Bartolomeo Amidei è solo interessato alle poltrone».
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