Il giallo della società padovana sparita al momento di chiudere

Venerdì 23 Marzo 2018
IL DOCUMENTO
ROVIGO L'atto di conciliazione fra Comune e Veneto Nuoto è già stato messo nero su bianco. Ed è quello che il consiglio comunale è chiamato ad approvare, anche se ora non è più chiaro quando. E la risoluzione del caso piscine annunciata dal sindaco Bergamin come cosa fatta già il 19 gennaio, non ha più la strada in discesa come sembrava. Il privato che aveva offerto la propria disponibilità, una società di Mestrino, non si è più fatto sentire. L'ipotesi riproposta dell'intervento diretto di Asm è stata lanciata e cassata in meno di 24 ore.
«Oggi è una giornata storica aveva detto il sindaco - Unipol Banca ha accettato il percorso che vedrà uscire di scena il Comune dalla responsabilità in solido verso terzi, pertanto è stata cancellata la surroga. La questione si chiude con il pagamento di 2 milioni e 303 mila euro da parte del Comune, il quale si vedrà restituita l'area rimasta in viale Porta Adige. Si è così evitato il rischio di ulteriori importanti esborsi da parte, che avrebbero creato seri problemi al bilancio». In realtà in questo momento i problemi sembrano tornare tutti a galla. E il tempo stringe, perché Unipol, che in virtù della clausola della convenzione stipulata nel 2006, sotto la Giunta Avezzù, e di quanto approvato dalla stessa il 15 maggio del 2007, che prevede la surroga del Comune nei debiti di Veneto Nuoto, ha dato tempo fino alla fine di marzo. Manca ormai appena una settimana. Nel frattempo è fissata, peri il 29 marzo la data dell'udienza per la vicenda legata al Lodo Baldetti, ovvero il risarcimento di poco meno di 1,4 milioni di euro che il collegio arbitrale ha detto che il Comune deve pagare a Veneto Nuoto per i ritardi nella consegna dell'ex piscina. Questa udienza, in realtà, può anche essere deferita. Così come Unipol, che già nel 2014 aveva dato 60 giorni di tempo al Comune per pagare 4,5 milioni in virtù della surroga, può dare altro tempo a Palazzo Nodari. Ma il tempo stringe. E la soluzione che sembrava già scritta, e che in un certo senso lo è perché è messa nero su bianco nella conciliazione che prevedeva per il Comune la cancellazione di tutti i gravami con il pagamento di 2.073.000 euro a Veneto Nuoto, da girare a Unipol per chiudere la posizione debitoria, con Palazzo Nodari che in cambio otteneva indietro da Veneto Nuoto la parte del terreno dell'ex piscina Baldetti, in realtà in questo momento sembra vacillare. Ma l'Amministrazione, che non lesina colpi di scena, potrebbe estrarre dal cilindro la sorpresa dell'ultimo minuto.
F.Cam.
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